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Come è morto Fabrizio Frizzi: la sua malattia

A dare l’annuncio della morte di Fabrizio Frizzi è stata la famiglia poco dopo le sei del mattino di lunedì 26 marzo. Per il conduttore televisivo (ma anche attore e doppiatore) è stata fatale una emorragia cerebrale.

A nulla è valso l’intervento dei medici dell’ospedale Sant’Andrea di Roma. Frizzi non ce l’ha fatta. Era malato da tempo. Lo scorso 23 ottobre 2017 venne colto da un’ischemia durante la registrazione del programma L’Eredità in onda su Rai Uno. Dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale, Frizzi è stato lontano dalla televisione per un mese e mezzo. A dicembre tornò poi a condurre il programma che tanto amava (“Mi fa stare bene” disse in un’intervista a Vincenzo Mollica).

In una recente intervista Frizzi aveva parlato della sua malattia: “Sto combattendo, non è ancora finita. Ogni tanto, com’è normale, qualche momento di sconforto può esserci, ma l’affetto della famiglia, del pubblico e degli amici è una luce che illumina tutto. La vita – ha concluso – è una cosa meravigliosa”.

Lo scorso 5 febbraio ha compiuto 60 anni. Parlando ancora della malattia disse: “Se guarirò, racconterò tutto nei dettagli, perché diventerò testimone della ricerca. Ora è la ricerca che mi sta aiutando. Combatto come un leone ogni giorno per vincere questa battaglia”.

“Quando avrò finito – dice a ‘Gente’ in edicola da sabato 17 marzo -, e speriamo finisca bene, potrò raccontare. Anzi, vorrò raccontare che la ricerca medica mi sta dando una chance in più”. “Tra un mese, o forse un po’ di più, saprò come vanno le cure. I medici ogni tanto mi danno buone notizie. Ma dosano bene le parole”.

In un post su Facebook Giancarlo Magalli ha approfondito la questione relativa alla malattia dell’amico e collega Fabrizio Frizzi: “Sapevamo che stava male. Sapevamo che combatteva una battaglia disperata. Sapevamo che non voleva che se ne parlasse per paura di dover smettere di lavorare ed abbiamo tutti rispettato questo suo desiderio, la Rai per prima. Sapevamo anche che la sua paura più grande non era andarsene, ma il pensiero di lasciare sole Carlotta e Stella, le sue ragazze” ha dichiarato, aggiungendo “Nell’ultimo messaggio che ci siamo scambiati qualche settimana fa mi scriveva: “La terapia c’è e la sto facendo. Non sarà facile, ma spero di portare a casa la pellaccia”.

Commosso Massimo Giletti che con Frizzi aveva un ottimo rapporto: “Ci siamo sentiti anche pochi giorni fa, ci sentivamo sempre, soprattutto in questo periodo. Non a caso nel mio monologo iniziale, quando raccontavo che il direttore generale mi aveva fatto capire che non c’era più spazio per me, citai due persone: Lamberto Sposini e Fabrizio Frizzi. Non erano due nomi a caso. Io sapevo la verità. Sapevo che Fabrizio non sarebbe arrivato a quest’estate. In quel monologo c’era lui che mi scrisse proprio quella mattina un messaggio, che ogni tanto andavo a rivedermi e lo farò anche oggi, perché era di una dolcezza infinita”.