Dopo la notizia di cinque cadaveri smembrati e ritrovati in buste di plastica, diffusa nei giorni scorsi dai media messicani, e ripresa in Italia da “Il Mattino”, arrivano le precisazioni di uno dei due avvocati della famiglia dei napoletani (Raffaele Russo, il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino) scomparsi lo scorso 31 gennaio.
Una nota per chiarire che “ad oggi i nostri connazionali risultano scomparsi”. Così l’avvocato Claudio Falleti sul ritrovamento di cinque corpi senza vita, nei dintorni di Chilapa, nello stato messicano di Guerrero, nel Sudest del Paese, a oltre mille chilometri di distanza da Tecalitlán, dove i tre “magliari” napoletani sono stati visti l’ultima volta.
“Il testo della notizia riportata dai giornali – dice ancora l’avvocato Falleti – è quasi identico a una news già pubblicata nel mese di novembre 2017, in cui i corpi ritrovati sono 5, non identificabili, in buste di plastica. Data la ‘vetustà temporale’ della notizia e dei numerosissimi parallelismi – conclude l’avvocato Falleti – crediamo che qualora fossero stati rinvenuti dei corpi le nostre autorità ci avrebbero già comunicato qualcosa, ma al momento la Farnesina non ha confermato nulla. A Jalisco è presente uno studio legale incaricato da me e dalla famiglia che sta tenendo sotto controllo la situazione”.
“In queste ore, – fa sapere ancora l’avvocato Falleti – in collaborazione con una collega dell’Ilustre Colegio Abogados de Madrid, abbiamo predisposto un ricorso alla CIDH di Washington (Corte Interamericana Derechos Humanos) affinché possa adottarsi una misura cautelare immediata in una situazione di estrema gravità e urgenza in cui è necessario prevenire danni irreparabili alle persone, perché ad oggi, – ribadisce l’avvocato Falleti – i nostri connazionali risultano ancora dispersi”.
