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Massimo Borrelli: le parole shock sulla sua morte che hanno sconvolto Facebook

Profanata la memoria di Massimo Borrelli. Una brutta battuta sul comico di Made in Sud, scomparso il 9 maggio scorso, è apparsa su Facebook subito dopo la sua morte. Il fatto ha scatenato tantissime polemiche che a distanza di 4 giorni non si sono ancora placate.

È stato Maurizio D. Capuano l’artefice della battuta di cattivo gusto sulla morte di Massimo Borrelli. Subito dopo il decesso dell’amato attore napoletano è apparso su Facebook questo post:

Capuano fa parte di “Satirarum”, un gruppo comico partenopeo di stand-up comedy. Questa è una forma di commedia tipicamente americana che viene considerata come umorismo di alto livello. Con la battuta apparsa sul suo profilo Facebook, Maurizio D. Capuano voleva intendere l’inferiorità di Made in Sud sotto il livello della qualità rispetto alla stand-up comedy. Dire quelle cose subito dopo la morte di Massimo Borrelli, però, è sembrato a molti di cattivo gusto.

Il post ha infatti suscitato accese polemiche. Sono intervenuti anche personaggi di spicco dello mondo dello spettacolo per dire che forse non era il caso di usare questo tipo di umorismo (in gergo definito black humor, umorismo nero).

È stato Peppe Iodice, amico e collega di Massimo Borrelli, a rispondere per primo con un lungo post di protesta nei confronti della battuta di Capuano. Eccolo:

Le polemiche non si sono placate e tanti fan del comico scomparso si sono scagliati contro Capuano. Ieri è intervenuto anche Gianni Simeoli a sostegno della memoria di Massimo Borrelli. Il conduttore radiofonico di Radio Marte una infatti pubblicato una foto in cui ribalta le cose:

Maurizio D. Capuano si è difeso dalle accuse dicendo che non voleva mancare di rispetto a nessuno e che quella era una semplice battuta di come se ne fanno tante su questo tipo di avvenimenti. Il dibattito su dove ci si può spingere in questi casi è molto ampio. Forse Capuano ha esagerato. Massimo Borrelli era un comico molto amato dal pubblico.