Droga ed estorsioni dalle Case Nuove a Ponticelli, passando per Barra e San Giovanni a Teduccio. Sono da sempre queste le attività principali che hanno portato negli ultimi mesi le due opposte fazioni criminali a scendere in campo per prendere il sopravvento.
I CLAN IN CAMPO – Da una parte gli storici Mazzarella, appoggiati nella zona delle Case Nuove dalla famiglia Caldarelli e a San Giovanni dai D’Amico capeggiati da Salvatore D’Amico alias ‘o pirata, dall’altra i Rinaldi-Reale (guidati da Ciro Rinaldi “My way”), imparentati tra loro, e da qualche anno Formicola, ex alleati dei Mazzarella passati con i loro nemici dopo l’omicidio, avvenuto nel 2012, di Vincenzo Di Pede.
L’ESCALATION – Fibrillazioni entrate nel vivo negli ultimi mesi, “grazie” alla scarcerazione di elementi di spicco di entrambe le fazioni e in seguito al blitz effettuato dalla Squadra Mobile di Napoli a Ponticelli contro il clan De Micco (28 novembre). Raid (o stese) a colpi d’arma da fuoco sempre più frequenti oltre a bombe intimidatorie che in una circostanza hanno provocato la morte di un affiliato ai Mazzarella (Antonio Perna, ucciso dall’esplosione improvvisa dell’ordigno che stava posizionando nei pressi dell’abitazione di un pusher). Una preoccupante escalation criminale che la sera del 31 dicembre (a poche ore dal Capodanno) ha portato al ferimento di un bambino di 11 anni, affacciato al balcone dell’abitazione dei parenti in via Sorrento a San Giovanni a Teduccio, raggiunto da due proiettili alle gambe.
L’INFORMATIVA DECISIVA – Escalation che ha spinto la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, in seguito a una recente informativa datata gennaio scorso, a emettere lunedì 12 febbraio un decreto di fermo eseguito dagli agenti della Squadra Mobile diretti dal primo dirigente Luigi Rinella (e convalidato oggi, 15 febbraio, dal Gip) nei confronti di nove affiliati (clicca qui per i nomi) al clan Mazzarella, tra cui lo stesso reggente Francesco Mazzarella ‘o parente, nell’ambito di un’inchiesta chiusa nei mesi scorsi e relativa al periodo 2012-2015. Inchiesta che di fatto ha inferto un duro colpo al clan operativo tra il centro storico e la periferia orientale della città. Dopo l’arresto di numerosi affiliati al clan De Micco e l’operazione dei giorni scorsi contro i Mazzarella, di fatto le due consorterie criminali presenti nella zona, potrebbero aprirsi nuovi, preoccupanti, vuoti di potere nella zona est di Napoli.
STESA PER FESTEGGIARE? Un primo segnale è arrivato già poche ore dopo l’operazione eseguita dagli agenti della Squadra Mobile. Poco dopo la mezzanotte di martedì 13 febbraio, in via Ravello a San Giovanni a Teduccio, nei pressi del Rione Villa, fortino dei Rinaldi-Reale, sono stati ritrovati a terra ben 27 bossoli calibro 9×19. Un proiettile ha bucato la veranda di un appartamento, di proprietà di un incensurato (terrorizzato insieme alla moglie), senza provocare ulteriori danni. Gli investigatori non escludono che possa essersi trattato di un vero e proprio festeggiamento da parte dei Rinaldi-Reale dopo gli arresti avvenuti nel clan rivale. I proiettili infatti sarebbero stati esplosi in alto e non contro abitazioni o auto. Uno, probabilmente di rimbalzo, ha danneggiato la veranda di un’abitazione.

