Sono passati ormai 4 mesi dalla morte di Vincenzo Ruggiero, il giovane ragazzo di 25 anni ucciso e fatto a pezzi da Ciro Guarente lo scorso luglio. Un omicidio tremendo a cui gli inquirenti devono ancora dare delle risposte, alcune parti del corpo della vittima non sono state ritrovate e non si sa dove l’ex militare possa averle nascoste.
Intanto familiari e amici vorrebbero solo celebrare i funerali, cosa che ancora non è stata fatta. Non riescono a darsi pace per quello che è accaduto, non comprendono come un uomo possa aver fatto una cosa del genere al povero Vincenzo. Un suo amico, Salvatore Desiderio Zizolfi, negli ultimi giorni gli ha scritto una lettera in cui descrive il forte dolore provato quando ha saputo della sua morte:
“Non ho mai scritto in questo gruppo perché mi fa male il cuore … si è in frantumi ho così tanti ricordi di noi … per vedermi ti sei fatto 100 km .. e solo per stringermi e dirmi che mi volevi bene e che non ero solo … ti amano tutti si chi di più chi di meno … io non ti amo … perché amare e poco … io e te eravamo in un rapporto speciale … sapevi che ero contrario a questa tua amicizia con lui … sapevi che quel mostro aveva già fatto del male in passato … e sopratutto che lei ti amava … io ero lontano … e mi sono sentito così impotente … così sconvolto … così distrutto … non giudico il dolore degli altri … e non posso nemmeno immaginare il dolore dei tuoi cari … però io dal 7 di luglio sono morto dentro … sono sconvolto nel cuore … e sopratutto mi pento di non averti detto per l’ultima volta ti amo vince perché io e te c’è lo dicevamo spesso … perché io c’ero per te e tu c’eri per me … ti amo Vincenzo e non smetterò mai di farlo per tutto il resto della mia vita … e vivrò anche per te … perché io ti sento dentro l’anima“.
Un dolore immenso, impossibile da superare.
