La minaccia di terrorismo a Napoli e in tutta la Campania si è acuita dopo l’arresto dell’algerino Djamal Eddi Ouali. L’uomo intercettato a Bellizzi, in Provincia di Salerno, è la persona che presumibilmente avrebbe aiutato la cellula coinvolta nell’attentato di Bruxelles, ad ottenere i documenti falsi. Così l’area antiterrorismo della Procura di Napoli ha avviato le indagini per scovare il sistema che aiuterebbe alcuni immigrati a procurarsi identità contraffatte. Nel capoluogo campano e anche nel resto della Regione sarebbe più semplice procurarsi documenti falsi, per questo motivo l’attenzione degli inquirenti si è focalizzata qui.
La presenza di alcune cellule di terrorismo a Napoli e nel resto della Campania, sarebbe comprovata dall’arresto dell’uomo algerino nel salernitano. Ouali, infatti, sarebbe la dimostrazione che in questo territorio c’è un sistema che aiuta ad ottenere illegalmente i documenti necessari a spostarsi nei paesi europei. Aumenta così l’allarme terrorismo in tutta la regione. L’ha spiegato, come riporta Repubblica, il procuratore Zuccarelli, che sta conducendo le indagini: “La contraffazione di documenti, rappresenta uno dei principali reati-spia per il contesto genericamente chiamato terrorismo. Anche documenti utili per ottenere permessi di soggiorno o per legalizzare la posizione di soggetti presenti illegalmente sul nostro territorio, ad esempio attraverso il fenomeno dei matrimoni combinati”.
L’allarme terrorismo a Napoli, aveva già generato un’allerta massima per Pasqua. Adesso le nuove indagini sul territorio, aumenteranno sicuramente i timori degli ultimi giorni. A comprovare ulteriormente la presenza di cellule legate al terrorismo in Campania, ci sarebbe un episodio avvenuto all’aeroporto di Capodichino nel periodo dell’attentato di novembre a Parigi. Lì furono fermati tre cittadini afghani in possesso di documenti falsi. Un dato, che unito all’arresto dell’algerino a Bellizzi, non può che generare l’attenzione dell’area antiterrorismo napoletana. Le indagini dovrebbero servire a debellare questo sistema, che faciliterebbe il transito libero e indisturbato dei terroristi in Europa.
