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Pazienti in attesa perché la colazione al bar è obbligatoria: operatori del 118 sospesi al Cardarelli

Entrati in servizio alle 8.30, quindici minuti dopo erano già al bar per la colazione con buona pace per i pazienti in attesa di essere trasferiti. Un uovo scandalo, che questa volta non ha visto soccombere nessun cittadino dopo la tragica scomparsa di un uomo alla Stazione Centrale di Napoli, travolge alcuni dipendenti della centrale operativa del 118 di Napoli. Due equipaggi della Croce Rossa in servizio al Cardarelli sono stati beccati al bar, durante l’orario di servizio, dai vertici del più grande ospedale del Sud Italia.

Caivano, investita donna al Parco Verde: è in gravi condizioniL’episodio si è verificato l’ultima settimana di agosto. Ad accorgersi di questo grave comportamento – spiega il Corriere del Mezzogiorno – è stato il management del Cardarelli che, attraverso il bed manager Ciro Coppola, ha poi chiesto l’adozione di provvedimenti immediati.  “Un atto dovuto – spiega Coppola – intrapreso non appena siamo venuti a conoscenza dell’accaduto. Non è tollerabile che ammalati restino in barella in attesa che il personale delle ambulanze prenda il caffè. Tantomeno quindici minuti dopo essere entrati in servizio. Comportamenti simili aggiungono sofferenza alla sofferenza e gettano discredito sul lavoro e sul cambiamento che si sta portando avanti. Ancora una volta il messaggio da lanciare è di massima serietà e di rispetto delle regole».

Secondo quanto ricostruito dal dottor Coppola, i due equipaggi della Croce Rossa sono entrati in servizio alle 8.30 e alle 8.45 erano già in pausa al bar della stazione di servizio che si trova di fronto l’ingresso del pronto soccorso dell’ospedale.  “Ragione vorrebbe – conclude il bed manager Coppola – che la colazione si faccia prima di entrare in servizio, non certo dopo». Avanzata la segnalazione e la richiesta di procedimento disciplinare, il presidente del comitato di Napoli della Croce Rossa, Paolo Monorchio, ha immediatamente risposto con una sospensione temporanea dei dipendenti. «Un episodio increscioso – dice -, che non rispecchia il nostro modo di lavorare. In questi anni abbiamo fatto molto per lanciare segnali positivi, abbiamo investito nella qualità e nella formazione di tutto il personale della Croce Rossa. Per questo motivo ho deciso di sospenderli ad horas, e di certo non torneranno in servizio al Cardarelli”.