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Cristina uccisa in kayak, le prime parole della famiglia dopo la tragedia:”Ci sentiamo vuoti”

I genitori di Cristina Frazzica sono arrivati a Napoli dopo aver appreso la tragedia della morte della figlia, uccisa in kayak a Posillipo la scorsa domenica.

“Non abbiamo parole per quanto accaduto, ci sentiamo vuoti e totalmente impotenti“, hanno dichiarato i familiari della ragazza. “Ci teniamo a sottolineare – che Cristina, laureata in Biotecnologie, era stata selezionata per il percorso di formazione Pharmatech Academy della Federico II, destinato a formare figure professionali altamente qualificate nella ricerca, nella produzione di farmaci a Rna e nella terapia genica, e svolgeva il tirocinio nella sede campana dell’azienda farmaceutica Nouscom srl.

Il mare era la sua passione e, approfittando della bella giornata, aveva deciso di fare un giro in kayak con un amico. Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e siamo sicuri che presto emergerà la verità. Per ora non riusciamo a darci pace: andremo fino in fondo per capire cos’è successo”.

La famiglia è difesa dall’avvocato penalista Gianluca Giordano del foro di Santa Maria Capua Vetere e incaricato come consulente tecnico di parte il medico legale Maurizio Saliva. Assisterà all’autopsia che il sostituto procuratore della Repubblica Vincenzo Toscano ha fissato per domani, venerdì 14 giugno, alle 13.

“È ancora presto per rilasciare dichiarazioni e nessuno vuole puntare il dito contro qualcuno – ha aggiunto Giuseppe Vacca di Giesse Risarcimento danni – Siamo certi che la magistratura analizzerà ogni aspetto della vicenda, senza tralasciare nulla”.