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Esplosione centrale a Suviana, la moglie del napoletano Vincenzo: “Amore mio perché non torni”

Restano ancora le speranze. Sono stati ritrovati due dispersi in queste ore e ne restano altri due infatti si spera possano essere ancora vivi. La strage dell’esplosione di Suviana ha al momento fatto cinque vittime, ma restano due dispersi tra cui Vincenzo Garzillo, 68enne di Pianura di Napoli.

L’uomo era nella centrale idroelettrica di Bargi dove stava lavorando come supervisore nelle operazioni di riattivazione dei macchinari per conto della Lab Engineering. “Amore mio dove sei? Torna da noi” ha scritto sui social Patrizia Buonomo, la moglie dell’uomo. Spera con i figli, Fara e Mario, nel miracolo.

La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio colposo. Sono in corso verifiche sul collaudo e i subappalti, ma al momento le verifiche riconducono a un’ipotesi ovvero che ci sia stato un errore umano nella rimessa in funzione di una turbina. L’esplosione di questa al piano -8 dell’impianto dell’Enel Green Power, dove erano in corso i lavori, ha causato cinque morti di cui sono stati riconosciuti i corpi di Mario Pisani, 73 anni, di Taranto; Vincenzo Franchina di 35 anni, di Messina; Petronel Pavel Tanase, 45 anni, rumeno. L’esplosione ha interessato le stanze che di trovano sotto il livello del lago per cui queste sono state sommerse di acqua.

Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, in qualità di esperto era stato mandato a Suviana per supervisionare alle operazioni di riattivazione delle macchine.