Voce di Napoli | Navigazione

Gerardina morta dopo la pizza, niente botulino, spunta un’altra ipotesi: pesticida

A provocare la morte di Gerardina Corsano, la 46enne di Ariano Irpino, potrebbe essere stata una contaminazione seguita al contatto con sostanze chimiche, quali un pesticida. Non c’entrerebbe nulla quindi la pizza mangiata il sabato sera con il marito nel ristorante ad Ariano Irpino.

Probabilmente le sostanze erano invece presenti nei locali dove svolge l’attività di commerciante di cereali il marito della donna, Angelo Meninno. Quest’ultimo è stato dimesso qualche giorno da fa dal Cotugno di Napoli, dov’era ricoverato. La notizia è stata riporta dal Mattino.

Esclusa l’ipotesi dell’intossicazione di botulino presente sull’olio al peperoncino della pizza, analizzato dall’Istituto Superiore della Sanità di Roma, si indaga ora su quest’altra pista. I due coniugi avevano cenato tre giorni prima nella pizzeria, che in un primo momento è stata sequestrata e poi dissequestrata. Altro elemento che dimostra l’estraneità del botulino è l’esame dei campioni sugli alimenti prelevati al Cotugno di Napoli dallo stomaco di Angelo Meninno.

Le indagini si sono concentrate sui cibi consumati dalla coppia in quei giorni prqcendeti l’intossicazione, che ha provocato il ricovero di entrambi e la morte di Gerardina. L’inchiesta era stata avviata dal sostituto procuratore della Repubblica di Benevento, Maria Amalia Capitanio, che aveva subito disposto il sequestro della pizzeria e delle cartelle cliniche, iscrivendo, come atto dovuto, nel registro degli indagati per omicidio colposo i titolari del locale, Pina Scaperrotta e Luigi Trancuccio e il medico di turno in ospedale Gaetano Lisetta.