Jerry Calà torna a Napoli, la città in cui ha avuto un malore lo scorso marzo e in cui gli è stata salvata la vita, come lui stesso dichiara. L’artista durante le riprese del suo film “Chi ha rapito Jerry Calà? ebbe un infarto e i medici della clinica Mediterranea l’hanno salvato.
“Napoli mi ha salvato e mi ha adottato, dopo l’operazione ho avuto attestazioni di affetto incredibili. Non credevo di essere così popolare e amato. Quando ero in clinica guardavo da lontano Ciro a Mergellina e desideravo da lontano la sua graffa. La prima cosa che ho fatto quando sono uscito dalla Mediterranea con mio figlio è stata andare a mangiare quella bontà. E lo farò anche oggi…”.
Il regista torna a Napoli da stasera alle 21 a domenica al Teatro Troisi a Fuorigrotta con il suo concerto-spettacolo che raccoglie oltre 50 anni di carriera (e di canzoni) “Una vita da libidine”. “La prima cosa che faccio è andare sul lungomare, poi graffa da Ciro. Questa città è magica, sono emozionato. I medici della clinica Mediterranea sono stati incredibili, mentre mi mettevano gli stent al cuore scherzavano e mi dicevano di dire “Libidine”, tutta la città mi ha coccolato nel momento più difficile. L’amore per Napoli viene da lontano, la città mi ha tenuto a battesimo a teatro con I Gatti di Vicolo Miracoli nel 1971, il Cilea ci diede fiducia quando ancora non eravamo conosciuti, e fu un successo anche allora con il pienone”.