Di Kamalei von Meister
Questa è una storia di ordinaria malacreanza. Di uno che tiene a cazzimma di mestiere. Sono certi furbetti dell’aggiusto selvaggio, la piaga del quartiere. Categoria che si è sostituita a quella degli scippatori. Quasi quasi preferisco i secondi. Lo sanno tutti ma chi non lo sa finisce sulla sua “griglia”. Piatto ricco mi ci ficco. Zona Chiaia -Montedidio è tutto un BnB. I manutentori improvvisati sguazzano nell’attività te-lo-aggiusto-io . Lo chiameremo Gianni, nome di fantasia, fa l’idraulico ma all’occorrenza fa di tutto. Abita zona Pallonetto, si muove rapido con il suo scooter. Viene a casa e ripara. Allora direte voi, il suo numero è da tenerselo stretto. Mia nonna lo chiama per cambiare una tavoletta del gabinetto. Viene, prende le misure, chiama i suoi fornitori. Ne porta una, la installa. Prezzo, 90 euro piu’ 40 di messa in opera. Pagamento al nero, senza rilasciare ne’ fattura, né garanzia. Mia nonna paga senza batter ciglio. Si scassa anche la seconda, lo chiama, solitamente è la caccia all’idraulico. Nel suo caso è la caccia al cliente, la pollastrella. Sostituisce anche la seconda, ma lascia le cerniere allentate, alla prima seduta le viti saltano, lui arriva e le sostituisce. Che bravo, direte voi. Macché, la sua strategia: faccio finta di aggiustare, si scassa e io ritorno e i soldi mi piovono in tasca, La cazzimma, come la definisce lo scrittore Erri De Luca, è quella furbizia che ti consente di scavalcare gli altri. E’ lo scaltro, sicuro di sé, pronto a prenderti per il c…lo. Mentre te lo fa comodamente “accomodare” sul gabinetto. Alla quinta tavoletta sostituita maldestramente e sempre “fatturata” senza fattura a 80/90 euro mia madre gli manda un messaggio: ho una sorpresa per lei. E a casa si materializza la Guardia di Finanza. Gianni, l’impunito, non si scompone, mette mano agli arnesi del mestiere e ripara. Si scassa ancora. Il cortese funzionario della Guardia di Finanza, intervenuto ci tengo a precisarlo, in veste di amico di chi scrive, gli chiede intanto di portare le cinque ricevute fiscali delle tavolette. Una volta appurato che il prezzo medio è all’incirca Gianni si dà alla macchia, ma non sa che il suo nome è in lista. Se lo tengono stretto. La mentalità di fregarti è endemica. “E’ un dovere quello di tutelare i cittadini. Ci saranno piu’ controlli”, promette il sindaco. Nella prima rete a maglia stretta dei “controllori” intanto ci e’ finito dentro Gianni, il reuccio (delle tavolette) del gabinetto.
