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Alessandro Magno, invincibile, filosofo, pregi e difetti, cerco’ le ragioni e i confini della vita e del mondo. Il Mann lo celebra con una mostra. Starring il ministro della Cultura Sangiuliano che annuncia la creazione di una Capitale di Arte Contemporanea

Di Kamalei von Meister

“La contaminazione è il fil rouge di questa bellissima mostra. Napoli che è stata un po’ spagnola, un po’ francesca… è il risultato felice di tante contaminazioni: normanna, angioina, aragonese, borbonica… E’ la cultura a fare da ponte fra Oriente e Occidente, in un flusso da panta rei”, interviene il ministro/filosofo all’inaugurazione. “Alessandro Magno e l’Oriente” è la mostra che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli dedica alla figura del grande condottiero macedone. Dal 29 maggio al 28 agosto 2023 viene raccontato attraverso circa 170 opere il percorso di conquista giunto fino alla lontana India, dopo aver annesso l’Egitto dei faraoni, il medio Oriente e la Persia dove Alessandro è incoronato Re dei re. Promossa dal Ministero della Cultura italiano e dal Ministero della cultura e dello sport della Grecia, l’esposizione è organizzata dal MANN, diretto da Paolo Giulierini, in partnership con Intesa Sanpaolo. “Il MANN ha pensato a questa mostra anche per celebrare l’avvio del restauro del grande mosaico della battaglia tra Alessandro e Dario, proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei. L’incontro con l’Oriente rappresenta inoltre la cifra della nostra politica culturale e cioè l’idea che un museo sia un vero ombelico del mondo, dove si confrontano culture, identità e storie,” spiega Giulierini. Alessandro, infatti, subì il fascino dell’Oriente. Ebbe modo di ammirare la porta dei leoni di Babilonia, i Grifoni di Susa, l’Apadana di Persepolis e gli elefanti turriti dell’India. Morirà a soli 33 anni. Era il 10 giugno del 323 a.c. Nei Diari reali si legge: “ Era di corpo bellissimo, amante delle fatiche, acutissimo di mente”. Il suo corpo fu mummificato e portato ad Alessandria d’Egitto.