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La faccia pulita della politica cittadina ha un nome: Antonella Esposito Gagliardi. Dal set giuridico a quello di Roman Polanski nel suo ultimo film ‘The Palace’ di prossima uscita

di Kamalei von Meister

“La rivoluzione amministrativa è servita anche nelle municipalità”, spiega Antonella, avvocato, esperta di diritto di famiglia, figlia e pupilla di Walter Esposito, un decano dei principi del foro napoletano. Il senso della comunità e dell’ascolto lo ha imparato da subito… Intervenire li’ dove il pubblico fallisce è il credo di famiglia. Ha regalato insieme al marito, Lucio Gagliardi, un big della chirurgia plastica/ricostruttiva, due cesti da palla a canestro a piazzale Echia per i ragazzi del quartiere meno privilegiati. In prima linea nel sociale: “Bisogna dare loro un futuro”, spiega Antonella, doppio ruolo anche di commentatrice televisiva.

Coautrice del volume corale “Loro di Monte di Dio”, scritto a più mani, quelle di Erri De Luca, Maurizio De Giovanni. Sentinella del decoro, in tutte le sue forme, della città. A cominciare da quello del suo quartiere di Monte di Dio, dove è nata e abita e in via Monte di Dio 4, uno dei palazzi storici della città, c’è da sempre lo studio di famiglia. Insieme al fratello, anche lui avvocato, formato un trio giuridico da grandi arringhe. La riforma Cartabia che mira a velocizzare i tempi del processo civile e che prevede anche un progressivo aumento della digitalizzazione dei processi è ancora piena di buchi come un formaggio svizzero, dicono all’unisono. E proprio in Svizzera Antonella, bellezza mediterranea alla Luisa Ranieri, è volata per un ruolo cameo nell’ultimo film di Roman Polanski, dal titolo imponente The Palace.

Antonella la pasionaria e la sua associazione “Felix” . E finalmente arriva in consiglio comunale la proposta di modifica dello statuto del Comune di Napoli in linea con i dettami costituzionali sull’autonomia amministrativa, del decentramento e dell’efficienza della PA. A proporla è proprio lei Antonella Esposito, forte della sua esperienza di assessore alle politiche sociali nella prima municipalità di Napoli, ha constatato in prima persona la forte visibilità del ruolo sul territorio per essere le municipalità l’ente più vicino al cittadino associato alla contemporanea impossibilità di svolgere azioni significative per i limiti imposti dallo statuto del comune di napoli che le priva di ogni autonomia e capacità di amministrazione propria.

Finalmente una rivoluzione al passo con i tempi e con i principi dell’autoresponsabilita’ che consentirebbe, tra l’altro, di accedere ai fondi europei e recuperare almeno una larte del gap con le altre regioni italiane.