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Ucciso a 19 anni, Carlo l’amico che era con Checco: “È morto tra le mie braccia, potevo essere al suo posto”

Carlo era con lui. Erano inseparabili. Migliori amici da sempre. Carlo e Francesco Pio erano insieme quella maledetta sera a Mergellina. Anche quando è scoppiata la lite e poi è stato esploso quel colpo d’arma da fuoco. Il proiettile ha colpito al petto e ucciso ‘Checco’ Maimone. Aveva solo 19 anni. Di seguito le dichiarazioni rilasciate a Fanpage dell’amico del cuore.

Checco era diverso da tutti. E io non posso dimenticarmelo. Era più di un fratello, per lui venivo prima di tutto. E chi se lo scorda. Siamo cresciuti insieme.  Lo sai come? Che Io se ero felice era felice lui per me. Ti rendi conto? Io non me lo scorderà mai. Mi ha salvato la vita. Potevo morire io e lui stava dietro di me. E io so che non mi abbandonerà mai. Io non ho pace, non riesco a darmi pace né calma, né spiegarmelo. Io non so perché.

La sparatoria è successa in 20 metri e c’erano 40 persone come è possibile? Perché a lui? Dove sta il perché? Nessuno se lo scorda più Checco. Era il più buono e più gentile. Poteva succedere a chiunque, ad una mamma con una carrozzino, ad um bambino, a chiunqueHo provato a soccorrerlo, mi è morto in braccio, ho fatto respirazione bocca a bocca, gli ho tirato la lingua che era rimasta in bocca. Le sue ultime parole erano per me, ‘Carlo, Carlo…’. È morto in braccio a me“.