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Napoletani scomparsi in Messico, 5 anni dopo, parla il figlio: “Siamo qui ad aspettare la nostra famiglia”

Un messaggio importante, un appello della famiglia dei napoletani scomparsi in Messico, che dopo 5 anni chiede ancora delle risposte. Dei tre napoletani scomparsi cinque anni fa, a Tecalitlàn, nello stato di Jalisco, ancora oggi non si sa nulla. La famiglia attende ancora riposte e si domanda come mai lo Stato Italiano abbia abbandonato loro e la vicenda?

Francesco Russo, figlio, fratello e cugino di Raffaele, Antonio e Vincenzo, ha scritto un post su Facebook il 31 gennaio, data in cui 5 anni fa i tre sparirono. Queste le sue parole a corredo di un articolo messicano. “Anche dopo 5 anni siamo sempre qui ad aspettare la nostra famiglia , il nostro sangue . Si perché chi ha sentimenti come i nostri non si lascia condizionare dal tempo . La mia famiglia non la dimentico . Come non dimentico l’abbandono da parte dell Stato Italiano . Nemmeno un articolo oggi che ricorrono i 5 anni dal sequestro . Nessun tg ne parla . VERGOGNA !”.

Napoletani scomparsi in Messico

Per il caso furono condannati a 50 anni di prigione due poliziotti: Salomon Adrian Ramos Silva e Emilio Martinez Garcia, per il sequestro dei tre napoletani. La famiglia Russo però non si ritiene soddisfatta. L’azione più recente mossa dal Governo di Jalisco è stata effettuato nel marzo 2022 e non ha condotto a nessun risultato. I poliziotti condannati consegnarono i tre napoletani a un gruppo criminale messicano per la somma di 1.000 pesos. Ad oggi però dei tre non si sa ancora nulla, di quale sia stata la loro fine purtroppo non si ha alcuna notizia.