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Reddito di cittadinanza, chi lo perderà con il governo Meloni: “L’assegno sarà revocato. E’ uno strumento contro la povertà”

Come più volte preannunciato, il governo a guida Giorgia Meloni, ha tra gli obiettivi quello di modificare drasticamente il reddito di cittadinanza. Se annullarlo risulta impossibile, almeno per le face più deboli della popolazione, sicuramente qualche modifica per migliorarlo verrà messa in atto.

A parlarne anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico: “Totalmente d’accordo a che le erogazioni vadano effettivamente a chi ne ha diritto secondo i requisiti di legge”. Ha però specificato che l’Inps ha sempre fatto controlli. A sostegno dello strumento anche il presidente della Banca d’Italia e i sindacati che lo ritengono uno strumento “indispensabile contro la povertà, in aumento in questi mesi”. L’esecutivo sicuramente inserirà le modifiche nella prossima legge di Bilancio. Secondo i dati Inps nei primi nove mesi del 2022 sono stati spesi oltre 6 miliardi per il reddito e la pensione di cittadinanza.

La novità sarà sicuramente la modalità di fruizione del reddito di cittadinanza per quelle persone che hanno tutti i requisiti per poter lavorare. Messe nella condizione di poterlo fare, se dovessero rifiutare il primo lavoro offerto, vedrebbero l’assegno del reddito di cittadinanza svanire in un attimo.