Continuano le indagini dei carabinieri per fare chiarezza su quanto accaduto al bambino di un anno, deceduto all’ospedale Santobono di Napoli in seguito a una crisi respiratoria. Il piccolo viveva con la sua famiglia a San Vitaliano e nella notte di lunedì ha iniziato a stare male. Trasportato in un primo momento all’ospedale di Nola, è stato poi trasferito presso il noscomio partenopeo, dove purtroppo è deceduto poco dopo il suo arrivo.
Bambino deceduto dopo crisi respiratoria, indagini in corso
La salma del bambino è stata sequestrata per consentire di effettuare l’esame autoptico. E intanto, mentre la comunità di San Vitaliano è sconvolta da quanto accaduto, continuano le indagini dei carabinieri per capire cosa sia accaduto. Il bimbo era il terzo di quattro figli, l’ultimo era nato solo 10 giorni fa. La famiglia è descritta dal sindaco di San Vitaliano, Pasquale Raimo, come un gruppo di persone tranquille che non hanno mai chiesto aiuto ai servizi sociali. “Persone dignitose”, sono così descritti i genitori del piccolo.
I militari stanno eseguendo una serie di accertamenti proprio sulla famiglia. Mentre si cerca di capire cosa abbia causato la crisi respiratoria – sarà l’esame autoptico a chiarirlo – se sia stata un’infezione, una malformazione o una fatalità, i carabinieri stanno verificando le condizioni in cui viveva il bambino, se ci fosse umidità o se ad esempio ci fossero animali in casa. Tutti elementi che potrebbero essere utili per accertare le cause dell’attacco che ha poi portato al decesso il bambino. Intanto c’è dolore e sconforto a San Vitaliano per quanto accaduto.
