Un altro dettaglio viene fuori dalle testimonianze di un amico vicinissimo ai fratelli Bianchi, e testimone nel processo che ha condotto all’ergastolo dei fratelli di Artena.
In un’intervista a Il Corriere della Sera, è Omar Shabani, che la sera della morte di Willy Monterio Duarte era presente, a raccontare qualche altro aspetto e retroscena della vicenda. Insieme all’amico Vittorio Tondinelli, il 26enne che ora si trova agli arresti domiciliare per associazione a delinquere e spaccio di stupefacenti, ha assistito a tutto. Ha infatti sempre puntato il dito contro Mario Pincarelli e Francesco Belleggia per il colpo fatale per Willy.
“Noi non c’eravamo resi conto che il ragazzo fosse morto. Uno esclude a priori la possibilità della morte e noi non potevamo immaginarla in quel momento”. Poi racconta di risse come una costante per i fratelli Bianchi, conosciuti da tutti come picchiatori e artefici di spedizioni punitive. “Quella fu una rissa di paese. Voi non lo sapete come funziona nelle piazze di paese. Ci si scontra, si fa anche a botte, purtroppo è così”, conclude.