E’ morta la donna simbolo dell’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol. Dopo il bombardamento dell’esercito russo, la mamma era stata evacuata su una barella. La sua foto, scatta da Evgeniy Maloletka, è stata pubblicata da decine di giornali e siti in tutto il mondo, la ritraeva mentre con le mani cercava di proteggere il suo grembo.
A dare la notizia della morte della donna e del bambino è stata nella mattinata di lunedì 14 marzo, 5 giorni dopo il bombardamento, l’agenzia Associated Press. La donna era apparsa fin da subito in condizioni molto gravi. I medici hanno tentato di salvare lei e il piccolo, ma non c’è stato nulla da fare: la donna aveva il bacino schiacciato e quando le hanno effettuato un taglio cesareo per far nascere il piccolo purtroppo non mostrava segni di vita. Poco dopo è deceduta anche la mamma.
Bombardato ospedale pediatrico a Mariupol
I funzionari del Consiglio hanno aggiunto di non conoscere ancora il numero esatto delle vittime. “Il reparto maternità nel centro della città, il reparto pediatrico e il reparto di terapia dell’ospedale – tutti distrutti in un raid aereo russo su Mariupol”, ha detto in un video su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. Ha aggiunto che i feriti vengono evacuati nell’ospedale più vicino. La BBC non può verificare in modo indipendente le accuse, ma un parlamentare locale, Dmytro Gurin, ha ripetuto le affermazioni durante un’intervista con la società.

