Arriva la conferma della condanna nei confronti dei poliziotti coinvolti nella scomparsa dei tre cittadini napoletani in Messico, Antino e Raffaele Russo e Vincenzo Cimmino. Il tribunale di Jalisco lo scorso 27 gennaio ha emesso la sentenza, condannando a 50 anni di carcere gli agenti coinvolti.
Napoletani scomparsi in Messico, confermata condanna ai poliziotti
La notizia è stata resa nota dall’avvocato delle famiglie Russo e Cimmino e arriva proprio a pochi giorni dall’anniversario dalla scomparsa. Sono trascorsi quattro anni da quando la famiglia non ha avuto più notizie dei propri cari. Due poliziotti erano stati condannati lo scorso 9 aprile e nel corso del processo una degli imputati, Linda Guadalupe Arroyo era riuscita a scappare, ancora oggi non è stata trovata.
Fortuna Russo, sorella di Raffaele, ha così commentato la condanna sui social: “Quattro anni pieni di dolore e il minimo era confermare la sentenza. Non ci arrenderemo mai – aggiunge Fortuna – finche’ non li troveremo…”.
L’avvocato Falleti invece in una nota ha fatto sapere che la famiglia dopo quattro anni attende ancora di conoscere la verità: “A ridosso del quarto anniversario della scomparsa dei nostri connazionali il Supremo Tribunale di Giustizia di Jalisco ha confermato la condanna dei poliziotti. Abbiamo avuto giustizia, certo, ma in noi resta ancora un vuoto: chi sono i mandanti? Quanti sono quelli rimasti impuniti? Ma soprattutto dove sono Lello, Antonio e Vincenzo. Chi sa parli. Questo il nostro appello. Per la giustizia e per le famiglie”.
L’intervista di Voce di Napoli ai familiari dei tre napoletani scomparsi in Messico

