Una folla di persone si è riunita questo mercoledì pomeriggio nella chiesa del Carmine di Torre Annunziata per i funerali di Antonio Morione, il pescivendolo ucciso la sera del 23 dicembre nella sua pescheria di Boscoreale nel corso di una rapina. E’ stato don Mimmo Battaglia a celebrare la funzione.
Omelia di Battaglia ai funerali di Antonio Morione
Il carro funebre prima di raggiungere la chiesa di Torre Annunziata si è fermato davanti alla pescheria di Boscoreale, lì dove si è consumato l’atroce delitto il giorno prima della vigilia. Dolore e incredulità in chiesa per la scomparsa di Antonio, ricordato da tutti come un onesto lavoratore.
“Ho il cuore pieno di lacrime e coraggio. Saluto e mi stringo intorno ai familiari di Antonio. È stato un delitto assurdo e atroce. L’ennesimo, perché in questa stessa chiesa ho celebrato il funerale di Maurizio (ndr – Maurizio Cerrato ucciso a Torre Annunziata)”, queste le parole con cui don Mimmo Battaglia ha dato inizio alla cerimonia. L’arcivescovo di Napoli ha poi lanciato un appello ai cittadini affinché facciano sentire la propria voce: “La parte buona della società, la più grande, deve alzarsi e farsi sentire. Sono ancora troppi i silenzi che fanno male”.
Battaglia poi nel corso dell’omelia si è rivolto direttamente agli assassini, a coloro che la sera prima della Vigilia nel corso di una rapina hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco Antonio: “Questa città si svegli e le nostre lacrime non rendano vana la morte di Antonio. È necessario uno scatto di dignità. Agli autori dell’omicidio noi possiamo dare il nostro dolore. Diciamo che il vero coraggio non è la fuga ma il consegnarsi alla giustizia. Diciamo a queste persone che se serve noi siamo qui”.
Nel corso della cerimonia è poi intervenuto don Pasquale Paduano, parrocco della chiesa di Torre Annunziata, che ha spiegato come la loro famiglia fosse sempre attenta ai più bisognosi, invitando chi volesse a fare un’offerta, il ricavato della raccolta sarà devoluto poi alla mensa dei poveri: “Antonio e la sua famiglia sono sempre stati attenti ai più bisognosi. Per chi volesse può fare un’offerta che destineremo alla mensa dei poveri”.