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“Sparo in fronte a tua sorella e tuo nipote”, la minaccia per avere i soldi con interessi: 6 arresti nel Napoletano

Estorsione con minacce di morte. Nelle prime ore della mattinata odierna il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Napoli ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di sei soggetti – due già detenuti per altra causa e quattro, tra cui una donna, liberi – emesso dalla Sezione G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiede della locale Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento arriva in seguito a un’indagine partita dopo una denuncia sporta nell’ottobre del 2017 da un soggetto di origine napoletane, già titolare di attività commerciale, stanziatosi in provincia di Varese.

Le attività investigative, coordinate dalla DDA, hanno permesso di contestare agli indagati il reato di estorsione, aggravato dalle modalità mafiose. “Sparo in fronte a tua sorella e a tua nipote”, anche questa una delle minacce ricevute dalla vittima. Tra le persone sottoposte ad indagini figurano Salvatore D’Amico, alias O’ Pirata, noto esponete dell’omonima famiglia malavitosa, operante nel quartiere San Giovanni a Teduccio del Comune di Napoli, articolazione del più importante clan Mazzarella, nonché Massimiliano Baldassarre, alias O’ Serpente, soggetto ritenuto legato a contesti di camorra del Comune di S. Anastasia.

Dai fatti contestati emerge che la vittima, nell’anno 2017, trovatosi in gravi difficoltà economiche, si rivolgeva ad un suo ex cognato, per avere un prestito in danaro dell’importo di euro 4.700 con la promessa di restituire l’intro capitale unitamente 1.000 euro a titolo di interessi. Per la restituzione del capitale e degli interessi, il denunciante aveva incaricato il fratello che, nell’eseguire il pagamento per l’estinzione del debito, veniva tratto in inganno da uno dei soggetti, colpiti dal provvedimento, e invece di consegnare la somma di danaro ai soggetti che avevano provveduto all’erogazione del capitale ossia Massimiliano Baldassare, li consegnava a Salvatore D’Amico, fino all’ammontare di euro 3.900.

Per farsi consegnare il danaro D’Amico ha minacciato più volte il fratello del denunciante, intimandogli anche che, se non avesse consegnato la somma di danaro richiesta, avrebbe portato via tutte le autovetture dei suoi parenti su Napoli. I soggetti, a questo punto, oltre alle minacce avrebbero usato anche violenza nei confronti del fratello con l’intenzione di rientrare in possesso del prestito in precedenza concesso, oltre la somma ulteriori euro 1.000 da corrispondere a titolo di interesse.

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