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Testimone sulla morte di Maradona: “Lo sedavano per tenerlo buono e fare di tutto, non doveva disturbare”

Le indagini sulla morte di Diego Armando Maradona proseguono senza sosta ed emergono nuovi inquietanti retroscena. Nuovi dettagli e testimonianze sulla scomparsa del calciatore argentino più grande della storia.

Questa volta a parlare è Griselda Morel, psicopedadoga del figlio più piccolo del Maradona e frutto della relazione con Veronica Ojeda, a rivelare un particolare clamoroso che aggiunge altri dubbi ed interrogativi sulla scomparsa di Maradona.

Ecco la testimonianza di Griselda Morel: “Monona (la cuoca di Maradona,) mi ha più volte raccontato di come il personale di sicurezza sciogliesse delle pillole nella birra o nel vino. Lo facevano prima che Maradona andasse a dormire, in modo da tenerlo a bada perché non disturbasse durante la notte. A volte era lui stesso a chiedere le pillole, perché soffriva di insonnia, e loro facevano qualsiasi cosa. Se Diego si alzava alle 9 del mattino con il desiderio di una birra, loro gliela davano“. La psicopedadoga del figlio ha poi proseguito la sua testimonianza puntando il dito contro Carlos Ibáñez e contro Maxi Pomargo con cui Maradona conviveva praticamente 24 ore su 24: “Gli offrivano continuamente da bere e lo intontivano per fare i loro comodi“, ha rincarato Morel. “Quella casa era ridotta uno schifo, piena di sporcizia ovunque e con un frigorifero pieno esclusivamente di alcolici“.