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Lutto al Cardarelli, addio all’infermiera Michelina: la rabbia dei colleghi

Lutto all’ospedale Cardarelli di Napoli. Oggi medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tutti gli altri dipendenti del nosocomio hanno detto addio a Michela Petretta, infermiera di 52 anni stroncata dal covid.

Lutto al Cardarelli, addio all’infermiera Michelina: la rabbia dei colleghi

Michela ha combattuto contro il virus per oltre tre settimane prima di arrendersi al Covid-19. La donna, originaria di piazza Mercato a Napoli, lascia marito e una figlia.

L’infermiera si era ammalata le festività natalizie e da metà gennaio era ricoverata nel centro covid del Cardarelli. Le sue condizioni sono peggiorate con il passare delle settimane, fino a al tragico epilogo. Tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi in queste ore sui social:  “Una donna lavoratrice, una madre, una moglie, un’amica, una collega, una combattente contro uno stramaledetto virus. Con Michela, soprattutto, muore una parte di noi… Che questo Sole accompagni il tuo volo libero, Anima dolce” scrive un collega.

Maria Giovanna Di Palo, medico del Cardarelli , ricorda Michelina sul suo profilo social: “Non so se in altri ambiti succeda lo stesso.Ma quando il tuo lavoro si articola in 24 ore e ti ritrovi a condividere anche pomeriggi, notti, giorni festivi in un Reparto così critico, peraltro, quando insomma condividi davvero così tanto della tua vita in termini di emotività, di esperienze più o meno dolorose o a buon fine attraverso le storie dei pazienti, quando fai questo lavoro qui, tutto ciò che esiste in questo microcosmo diventa famiglia. E ne fai parte anche tu. Così i rapporti interpersonali crescono, le intese si rafforzano, si diventa complici di un turno massacrante e di una bella notizia personale, nasce una condivisione che altrove non so se sia possibile.
È così nel bene e nel male, “nella gioia e nel dolore”, come recita un giuramento.
È un legame che resta, anche se si vive quasi sempre purtroppo solo in quelle ore affannose e convulse, di notte o di giorno. E quando una di noi se ne va, quando una delle nostre infermiere ci lascia sgomenti, impietriti e affranti, allora capisci quanta umanità e sensibilità e bellezza possa celarsi anche dietro il più complesso e penoso dei reparti di questo luogo che ti genera amore ed odio, sorrisi e lacrime.
Michelina è una di noi, è parte di noi, di quel corridoio sempre stracolmo, di allarmi che suonano a ripetizione, di terapie d’urgenza e prelievi a tambur battente. Michelina è un’amica, una confidente, un esempio umano e lavorativo, una grande e saggia donna, mamma e moglie, oltre che infermiera. Michelina è parte della nostra storica e mortificata “Decima” medicina, come tutti qui sono soliti identificarci. Michelina, tu continui ad esserci. Solo che dovremo abituarci ad un vuoto difficile da sopportare. Ricorderò il tuo essere sempre ottimista, sempre dolce e misurata, sempre coraggiosa e tosta”.

Lutto al Cardarelli, addio all'infermiera Michelina: la rabbia dei colleghi