I carabinieri della stazione locale di Caccamo, in provincia di Palermo, hanno sequestrato una parte di una palestra abbandonata nei pressi di un campo sportivo. Un sopralluogo nella zona farà luce sulla morte di Roberta Siragusa, la 173nn3 il cui cadavere è stato ritrovato in un burrone sul Monte San Calogero.
Gli inquirenti sospettano che il corpo della vittima, prima di essere lasciato in fondo al dirupo, sia stato portato nella struttura che ora è oggetto di ristrutturazione. E’ probabile che lì il presunto killer abbia dato fuoco al cadavere per poi spostarlo nel burrone. I militari, che per il delitto e l’occultamento del corpo hanno fermato il fidanzato di Roberta, Pietro Morreale, hanno preso anche campioni di terra per analizzarli. Il 19enne è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
L’udienza di convalida del fermo è prevista per questa mattina. Il giovane durante l’interrogatorio davanti al pm si è avvalso della facoltà di non rispondere. La Procura di Termini Imerese non ha dubbi sul fatto che sia stato stato lui ad uccidere e a dare poi fuoco alla fidanzata, nella notte tra sabato e domenica. I Carabinieri hanno eseguito ulteriori rilievi scientifici nel parcheggio adiacente al campo sportivo. Le celle telefoniche indicano la presenza dei due fidanzati intorno all’una di notte di sabato.
Slittata invece l’autopsia in quanto il difensore di Pietro Morreale, l’avvocato Giuseppe Di Cesare, ha infatti chiesto al gip l’incidente probatorio sull’esame autoptico, che sia, quindi, un perito nominato dal giudice a effettuare l’esame autoptico e non quello incaricato dalla procura.