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Napoli, l’appello dei cittadini nei quartieri: “Non spariamo, rispettiamo i morti”

Domani è il 31 dicembre, allo scoccare della mezzanotte e all’arrivo del primo gennaio – ovvero del capodanno 2021 – tutti sarebbero pronti a stappare bottiglie e farsi gli auguri. Ma il 2020 è stato un anno davvero particolare e indimenticabile.

Purtroppo lo sarà a causa degli eventi drammatici che lo hanno caratterizzato: dal coronavirus, alle scomparse eccellenti, alle calamità naturali. In tanti festeggeranno proprio per mettersi il 2020 alle spalle, altri non avranno lo stesso spirito ‘festivo’.

Di per se già le restrizioni imposte dal nuovo decreto hanno reso le festività più ‘tristi’ e così sarà anche per il capodanno. Quest’ultimo ha un’altra questione molto sentita, in particolare a Napoli: quella dei botti. In generale lo spettacolo dei fuochi d’artificio è stato annullato.

Ma per quanto riguarda bombe e tric-trac? Ogni anno ci sono i soliti appelli per non sparare botti illegali che possono provocare danni, morti e feriti. Come andrà quest’anno? La crisi economica impedirà ai soliti irriducibili di acquistarli e spararli?

Intanto, molti cittadini in modo spontaneo, si stanno mobilitando per sensibilizzare i napoletani a non sparare i fatidici botti. Non solo per un discorso economico e di sicurezza ma anche di rispetto per le vittime del 2020. L’appello sarà ascoltato oppure no?

Napoli, l'appello dei cittadini nei quartieri: "Non spariamo, rispettiamo i morti"