Tanta gente a passeggiare e fare shopping, la rivolta delle attività che possono fare solo asporto e delivery
La paura del Covid-19 non ferma lo shopping di Natale a Napoli. Tante le persone che nel primo weekend in zona arancione si sono accalcate in strada, potendolo fare, per una passeggiata o per fare acquisiti. Le immagini delle strade affollate – dal Vomero a Chiaia – sono iniziate a circolare in rete, dividendo l’opinione pubblica. Lo stesso Luigi De Magistris, commentando la presenza di persone in strada ha detto di non sfociare in inutili critiche, sottolineando che è normale che la gente esca se è consentito farlo.
Primo weekend in zona arancione a Napoli
Così se da un lato ci sono i virologi che lanciano l’allarme sulla terza ondata di contagi, dall’altro c’è la folla di persone in strada che si dedica allo shopping natalizio o esce anche solo per fare una passeggiata. Si dividono anche i commenti tra chi accusa le persone di essere irresponsabili e chi sostiene che, legittimate a farlo, è normale che siano in giro. Poi ci sono i ristoratori e i proprietari di locali e bar che sottolineano come in questa zona arancione siano solo loro a pagare il prezzo delle chiusure. A queste attività è consentito fare solo asporto e delivery, ma non far sedere le persone ai tavoli. Motivo per cui attaccano le scelte compiute dalle istituzioni, che hanno disposto la loro chiusura mentre in strada ci sarebbe il caos.
“Solo bar e ristoranti devono restare chiusi, poi in strada si è tornati alla normalità”, questo è il sentimento che unisce molti proprietari di bar e ristoranti che non vogliono essere gli unici a pagare lo scotto dei provvedimenti presi per gestire la pandemia. Intanto, mentre il weekend in zona arancione ha registrato una massiccia presenza di persone in strada, la Campania attende di passare alla zona gialla (in cui sarà concessa l’apertura di bar e ristoranti al pubblico fino alle 18), momento previsto per la fine della settimana prossima. Passaggio che, istituzioni e virologi avvertono, non deve significare “liberi tutti”. Ma considerate le ultime immagini viste, a Napoli come nel resto d’Italia, è difficile credere che non si assisterà a questo scenario.

