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Capitale della Cultura 2022, Procida tra le 10 città finaliste

A metà gennaio si conoscerà il nome della vincitrice. Buone probabilità per l'isola campana

Anche quest’anno, la magnifica isola di Procida, gioiello del nostro mare, è rientrata tra le dieci città finaliste per il titolo di Capitale della Cultura Italiana 2022.

A gennaio verranno presentati i dossier e sapremo se l’Isola di pescatori che ha ispirato scrittori e registi del calibro di Elsa Morante e Massimo Troisi, si aggiudicherà questo importante riconoscimento.

La comunicazione è arrivata questa mattina dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo, presso cui è stata istituita la giuria per la selezione dei progetti e della città vincitrice (che sarà premiata poi in una audizione pubblica presso il ministero).

L’ isola di Arturo” è in lizza con Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.

La candidatura fu effettuata già per il 2021 dall’orgoglioso sindaco Dino Ambrosino.

Purtroppo però, vista l’impossibilità di Parma – risultata vincitrice – di dare corso al cartellone degli eventi previsti a causa dell’emergenza sanitaria, il ministero ha spostato al 2021 le manifestazioni della città emiliana. Per tale ragione, l’isola campana ha potuto partecipare alla selezione solo per l’edizione del 2022.

Ambrosino spiega attraverso un post pubblicato sulla sua pagina Facebook il motivo per il quale Procida abbia tutte le carte in regola per diventare la neo capitale della cultara in Italia:

Qualche anno fa la parlamentare Luisa Bossa ci suggerì di valutare la possibilità di candidare Procida al bando per la capitale italiana della cultura. Grande estimatrice della nostra isola, mi accompagnò dall’allora Ministro Franceschini, il quale non trasalì, ma si dichiarò soddisfatto del successo che così dimostrava di riscuotere l’iniziativa dei Beni Culturali”.

In realtà, della più piccola delle tre isole che compongono il nostro Golfo, sono in tanti ad essersene innamorati: dal regista americano Michael Radford al grande Troisi, furono colpiti dalla bellezza selvaggia e dalla tranquillità di alcuni quartieri dove il tempo sembrava essersi fermato.

Set principale, negli anni, è stato il borgo dei pescatori ‘Marina di Corricella‘. Si tratta di un porticciolo del 1600 ricavato da una conca tufacea che millenni fa ospitava uno dei sette crateri da cui si formò l’isola, grazie ad un’eruzione sottomarina.

Corricella è considerato il luogo simbolo dell’isola, composto da nuclei di case variopinte disposte su tre livelli, intervallate dalle tipiche rampe di scale chiamate a “collo d’oca” (perché alte e strette) che creano un intricato labirinto, dove “Il postino”  Mario Ruoppolo si avventurava per arrivare all’osteria (ex deposito di barche che nel 1998, dato il grande successo internazionale del film, venne trasformato nel ristorante “la locanda del Postino”, dove tuttora è possibile trovare alcune foto del backstage del film).

E’ avvenuto proprio in questo luogo il magico incontro tra “Il postino” più amato d’Italia e la bella locandiera Beatrice (una giovanissima Mariagrazia Cucinotta) che lo fa innamorare perdutamente.

Procida è però anche il luogo che ha partorito ‘Arturo, il protagonista del romanzo di Elsa Morante, vincitore del premio Strega,  “L’isola di Arturo“.

Questo non è l’unico libro che trae ispirazione da questa piccola e genuina isola di pescatori, un altro, pubblicato nel 1849 dallo scrittore Alphonse de Lamartine, intitolato “Graziella”.

Bisogna legare con un unico filo discorsivo i tanti eventi culturali di successo, la tradizione dei Riti Pasquali, le tracce archeologiche dei miceneii e la storia più recente dei nostri marinai. L’abito tipico procidano, l’architettura mediterranea, i palazzi nobili e i personaggi illustri che si sono innamorati dell’isola – dichiara il sindaco Ambrosino – Cercheremo di costruire questo percorso mettendo insieme i suggerimenti della comunità, perché il successo dell’iniziativa sarà anzitutto acquisire più consapevolezza del nostro tesoro. Poi vengono il milione di finanziamento e l’indotto turistico. Una bella sfida, e chissà se alla fase finale della selezione per la prima volta non arrivi un’isola”.