Napoli, come il resto della Campania, a partire da questa domenica è diventata zona rossa. Passaggio che di fatto prevede restrizioni simili al primo lockdown: spostamenti vietati se non per comprovate necessità, chiusura dei negozi – eccetto quelli che vendono beni di prima necessità – bar e ristoranti.
Napoli in zona rossa
Così, se nella giornata di sabato si è assistito a un caos generale, con strade prese d’assalto e numerosi assembramenti, immagini che hanno ricordato la Vigilia di Natale, la fotografia del capoluogo campano di questa domenica mattina è ben diversa.
La città e i napoletani hanno risposto con rigore alle nuove disposizioni: Napoli è deserta. Molte zone, come il lungomare, la Riviera di Chiaia, piazza Sannazzaro, ma anche il resto delle strade sono praticamente vuote (vedi gallery in fondo all’articolo). Tutti i luoghi che generalmente la domenica sono presi d’assalto – anche se c’è cattivo tempo – oggi hanno un’immagine spettrale.
Per strada ci sono poche, anzi pochissime persone. Molti invece i presidi delle forze dell’ordine che dovranno assicurare il rispetto del lockdown e di tutte le disposizioni previste per le zone rosse.
Cosa cambia in Campania a partire da questa domenica
Spostamenti – Ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute, sono di conseguenza vietati gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.
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Attività commerciali – Bar e ristoranti sono chiusi 7 giorni su 7 mentre resta consentito l’asporto fino alle ore 22 e per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. I negozi sono chiusi fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.
Didattica – È prevista la didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Sono chiuse anche le università, salvo specifiche eccezioni.
Attività sportiva – Sono sospese tutte le competizioni sportive salvo quelle riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP, così come sono sospese le attività nei centri sportivi. Resta consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.
Ulteriori chiusure – Sono chiusi musei e mostre, teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo (anche nei bar e nelle tabaccherie).
Mezzi di trasporto – Per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.