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Guarita la caposala della terapia intensiva del Cotugno: “Non potevo morire di Covid”

Dopo tre settimane di assenza è tornata da ieri in trincea Marinella Acanfora, caposala della terapia intensiva del Cotugno

Marinella Acanfora, caposala della terapia intensiva dell’ospedale Cotugno di Napoli è finalmente guarita da COVID-19. Quello che è accaduto davanti ai nostri occhi è più di un miracolo. Una donna che pochi secondi prima era collegata a un respiratore, oggi è sveglia. Nell’intervista al Mattino, la giovane donna ha raccontato che è stata contagiata mentre curava i malati in rianimazione.

La giovane donna ha dichiarato: «Oggi sono felice, festeggio il mio compleanno e la mia rinascita. Finalmente posso dire di esserne uscita dopo giorni interminabili di paura e di consapevolezza per quello che ho visto fare a questo virus e a questa malattia in questi mesi».

Guarita la caposala della terapia intensiva del Cotugno

Durante la sua quarantena da soggetto a rischio, la frustrazione e la rabbia per i negazionisti del Coronavirus è stata tanta. È stata una lotta difficile quella dell’operatrice sanitaria, vissuta con tanta forza. Infatti,  ha dichiarato nell’intervista al Mattino: “La paura è un sentimento che affiora ma mi sono fatta forza: ho pensato: Mica posso morire di Covid. Io li curo i malati. Però potevo morire di altro perché sono un soggetto a rischio, soffro di una broncopneumopatia cronica, sono cardiopatica e non sono in peso forma».
La donna ha concluso dicendo: «Troppi tuttologi e poi un po’ di umiltà e buonsenso anche da parte degli esperti e scienziati che hanno fatto molti errori di valutazione sul piano medico ed epidemiologico. Il virus è sicuramente un microbo nuovo e quindi non sappiamo bene come e perché provoca questo profilo di malattia in alcuni sì e in altri no. Nulla può essere scontato. Bisogna aiutare le persone che hanno bisogno di assistenza e sostegno. Serve umanità».