Il Premier Giuseppe Conte è intervenuto in Senato per spiegare le misure adottate per contrastare l’epidemia da Covid-19 stabilite nell’ultimo Dpcm. Il nuovo decreto del 18 ottobre, sarà in vigore fino al prossimo 13 novembre.
Nuovo Dpcm, Conte parla in Senato: “A lavoro per nuove misure restrittive”
“L’evolversi della situazione epidemiologica ha reso necessaria l’adozione di un ulteriore dpcm in presenza di una recrudescenza del virus. Ho informato i presidenti delle Camere, preannunciando l’intenzione di venire a riferire il contenuto in Parlamento. Nei mesi successivi alla fase più acuta della pandemia non abbiamo mai abbassato la guardia. Siamo stati il Paese più prudente nelle riaperture. Ai cittadini si chiedono ancora una volta sacrifici, con riguardo alla socialità, nel tentativo di individuare un equilibrio tra diritto alla salute e gli altri diritti”. Queste le sue parole.
Aggiornamenti in corso per la regione Campania
“A livello regionale bisogna mantenersi pronti ad intervenire, se necessario, qualora si verifichino situazioni di particolare criticità in specifiche aree. Negli ultimi giorni e nelle ultime ore alcune regioni hanno promosso la procedura per misure più restrittive. Si è concluso l’iter per la regione Lombardia ed é in corso quello per la Campania. Non possiamo escludere ulteriori aggiornamenti”.
La strategia per la seconda ondata
“Dobbiamo sforzarci tutti di ridurre le occasioni di contagio, di evitare spostamenti non necessari e attività superflue che potrebbero generare rischio. Se saremo disposti, oggi, ad affrontare questi piccoli sacrifici, domani riusciremo ad evitare interventi più rigorosi e, quindi, più penalizzanti. Le decisioni prese consentono al Governo, al momento, di evitare chiusure generalizzate e diffuse su tutto il territorio nazionale. La strategia per contrastare questa seconda ondata di contagio non può essere la stessa adottata in primavera, anche per le conoscenze acquisite in questi mesi, per le prassi virtuose che fanno parte della nostra esperienza quotidiana. L’Italia è oggi in una situazione diversa rispetto a quella del mese di marzo”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio.
La scuola e la vita sociale
Il Premier ha parlato molto delle limitazioni imposte alla socialità e ha dedicato ampio spazio anche alla scuola: “Per quanto riguarda la vita di relazione, il DPCM del 13 ottobre aveva già previsto alcune limitazioni: il divieto di feste al chiuso o all’aperto, ad eccezione di quelle conseguenti alle cerimonie civili o religiose, per le quali è previsto il limite di trenta persone; la raccomandazione – permettetemi di aggiungere la forte raccomandazione – di evitare feste nelle abitazioni private e di astenersi dal ricevere persone non conviventi in numero superiore a sei. Le attività di ristorazione, salvo alcune limitate eccezioni, sono consentite con specifiche limitazioni, che variano in base alla modalità di consumazione. Per contenere la vita notturna, dove spesso si verificano situazioni di assembramento estremamente pericolose, il DPCM prevede la possibilità, dopo le ore 21.00, di chiudere strade o piazze nei centri urbani. Sul tema specifico, abbiamo fugato le preoccupazioni comprensibili espresse dai Sindaci, i quali temevano di non poter disporre di risorse di polizia adeguate a garantire l’efficacia dell’intervento di chiusura. Per questo, è stata predisposta, da parte del Ministro dell’interno, una direttiva – indirizzata specificamente ai Prefetti – che assicura, in accordo e in coordinamento con le autorità locali, piena operatività alla misura. Come ho già ricordato, le attività scolastiche continueranno in presenza. Non possiamo permetterci che uno dei principali assi portanti del Paese, dove sono riposte le migliori garanzie di un futuro migliore, possa subire ulteriori compromissioni, ulteriori sacrifici. Solo per le scuole secondarie di secondo grado, sono previste modalità ancora più flessibili di organizzazione dell’attività didattica, che contemplano ingressi degli studenti scaglionati, con possibilità di ricorrere anche ai turni pomeridiani”.
Categorie di lavoratori a rischio
“Siamo consapevoli che ad alcune categorie – mi riferisco, soprattutto ma non solo, al settore dei bar e ristoranti, i cui rappresentanti ho voluto incontrare all’indomani della emanazione del DPCM del 13 ottobre – chiediamo ulteriori sacrifici. Al riguardo, assicuro l’impegno del Governo ad adottare misure di sostegno mirate a vantaggio di queste categorie produttive più duramente colpite. A tal fine, con la prossima legge di bilancio per il 2021 il Governo intende porre in essere una strategia che – pur agendo con una prospettiva di medio e di lungo periodo – non trascuri misure immediate: in una fase ancora critica della congiuntura economica, il Paese ha bisogno di ossigeno per poter tornare a correre e ridurre al massimo l’incertezza. In generale, la manovra mira a tutelare la stabilità economica del Paese, attraverso il mantenimento di un consistente stimolo fiscale alla nostra economia. Questo significa che non prevediamo nessun aumento delle imposte. In un decreto-legge dedicato abbiamo previsto la proroga – fino all’inizio del nuovo anno – della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione. Allo stesso tempo, proroghiamo al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione, con il mancato pagamento di dieci rate, anziché cinque. Inoltre, nella legge di bilancio, prevediamo un fondo da 4 miliardi di euro per il sostegno alle attività maggiormente colpite dalla crisi, penso ad esempio al settore del turismo, della cultura, dello spettacolo e della ristorazione. I contraccolpi della crisi sono ancora forti e non è possibile, in questa fase, dismettere la rete di protezione disposta sin dall’inizio della crisi in favore dei lavoratori e delle imprese. Per questo ragione, rifinanziamo, un ulteriore ciclo della cassa integrazione, prevedendo la gratuità della cassa integrazione per le imprese che hanno registrato perdite oltre una soglia predeterminata. Allo stesso scopo, viene estesa la durata della moratoria sui mutui, viene rifinanziato il Fondo centrale di garanzia per erogare prestiti alle piccole e medie imprese, viene rafforzato l’intervento di SACE con garanzie pubbliche a sostegno delle medie e grandi imprese e viene prorogata l’estensione temporale delle misure di sostegno alla patrimonializzazione delle piccole e medie imprese, all’interno del quadro temporaneo europeo in materia di aiuti di Stato. Anche nel settore dei trasporti continueremo ad intervenerire con misure mirate e adeguate. A fronte della oggettiva difficoltà di conciliare la massima copertura possibile per il trasporto pubblico con il rispetto delle norme di distanziamento interpersonale, in particolare a seguito della ripresa della scuola, che – come ho già ricordato – costituisce per il Governo una priorità assoluta, abbiamo stanziato, per un ulteriore potenziamento del trasporto scolastico, 350 milioni di euro aggiuntivi per il 2021 in favore delle Regioni e dei Comuni. Siamo ancora dentro la pandemia e il costante aumento dei contagi ci impone di tenere l’attenzione altissima: stavolta, però forti dell’esperienza della scorsa primavera, dobbiamo adoperarci, rimanendo vigili e prudenti”, ha terminato il suo discorso il Presidente del Consiglio.

