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Allarme Covid in Campania, la stretta dei sindaci: mini lockdown e scuole chiuse

Limiti alla movida, feste private con un tetto massimo di persone, bar e ristoranti chiusi a mezzanotte e stop alle attività amatoriali: queste le misure approvate in queste ore per tentare di arginare l’espansione di questa seconda ondata di Coronavirus.

Ulteriori restrizioni, per sperare di evitare quello vero, con tutti nuovamente a casa. Anche perchè secondo i dati in mano al ministero della salute, sul tavolo dell consiglio dei ministri, il 75% dei contagi si verificherebbe all’interno delle mura domestiche. Contagi che poi si diffondono a lavoro, sui mezzi pubblici, nei luoghi di convivialità.

Scuole chiuse e divieto di attività sportive ed amatoriali a Monte di Procida

Nuova ordinanza restrittiva del sindaco di Monte di Procida (Napoli), Giuseppe Pugliese, appena appresi i primi risultati ufficiosi dei test dello screening straordinario svolto dall‘Asl Napoli2 Nord domenica scorsa. Secondo i dati in possesso del sindaco i casi positivi in città sono 62, i più collegati alla megafesta nuziale della scorsa settimana.

Fino a domenica il sindaco aveva registrato il dato di 33 positivi. La preoccupazione di ulteriori contatti con familiari e con gli ambienti di lavoro ha spinto il primo cittadino, in pratica, a bloccare gran parte delle attività fino a domenica prossima 18 ottobre, prolungando un precedente provvedimento che scadeva oggi.

Dunque rimarranno chiuse le scuole pubbliche e private, i circoli ricreativi, le sale da gioco e scommesse, i parchi pubblici e varrà il divieto di attività sportive ed amatoriali. In più e’ imposta la chiusura di centri estetici e barbieri. Inoltre viene imposto a tutti gli esercizi commerciali di sottoporre titolari e dipendenti a test molecolari per verificare eventuali positività.

Infine si raccomanda a tutti i cittadini che hanno preso parte a cerimonie pubbliche e private antecedenti il 9 ottobre di osservare l’isolamento domiciliare per 14 giorni in attesa di effettuare i tamponi.

Somma Vesuviana chiude tre scuole 

Il sindaco di Somma Vesuviana, paese del Napoletano in cui c’è un alto numero di casi, chiude tre scuole. E’ lo steso Salvatore Di Sarno a darne notizia: “I plessi afferenti la media statale San Giovanni Bosco/Summa Villa ma anche tutti quelli riguardanti il primo circolo didattico e il terzo circolo didattico sempre delle elementari resteranno chiusi. Per tutti è stata programmata la didattica a distanza. Si tratta di un provvedimento adottato di concerto con i dirigenti scolastici – dice – sia io che i dirigenti avevamo garantito che l’apertura delle scuole ci sarebbe stata solo in presenza di sicurezza. L’andamento di queste ore impone molta prudenza e dunque queste scuole resteranno chiuse. Le sanificazioni sono state effettuate ma teniamo chiuse ancora queste scuole per evitare contatti e per non rischiare ulteriori contagi”.

A Somma Vesuviana nei giorni scorsi, erano già state sospese le lezioni nelle classi delle medie, anche quelle dove non c’erano stati casi di studenti positivi al Covid. Attualmente nella cittadina ci sono 122 casi totali di cui 89 positivi attivi ed altre 170 persone in isolamento.

Due casi all’asilo di Sant’Agnello: 40 bimbi costretti al tampone

Sono in corso di esecuzione al centro sportivo di via Iommella, a Sant’Agnello, i tamponi nasofaringei per i 40 bimbi della scuola d’infanzia dove sono stati riscontrati due casi di Covid.

I piccoli, come riportato da Il Mattino sono in fila assieme ai genitori dalle 10 e ancora adesso nel centro sportivo in attesa di ultimare gli accertamenti. Intanto la responsabile dell’istituto comprensivo Gemelli di Sant’Agnello ha deciso, in via cautelare, di sospendere le lezioni e di tenerle da remoto.

Come è ben evidente, oggi si restringono le maglie per evitare guai peggiori, infatti, se l’andamento dei contagi lo richiederà non saranno esclusi questi mini lockdown mirati.