I rapporti tra Antonio Giovanni De Marco e Daniele De Santis, sono stati ricostruiti dagli investigatori grazie all’analisi dei messaggi sui cellulari. Il killer, memorizzato come “Ragazzo infermiere Via Montello”, aveva iniziato a chattare con l’arbitro su whatsapp il 29 ottobre 2019 fino al 17 agosto scorso.
Messaggi tra De Santis e il killer
Tra i messaggi ce n’è uno in cui il 21enne studente in Scienze Infermieristiche esprime l’idoneità dell’appartamento, vicino alle fermate degli autobus. Il 6 luglio scorso, come riportato nel decreto di fermo dal pubblico ministero Maria Consolata Moschettini, De Marco scrive sempre su whatsapp a De Santis per richiedere la disponibilità della stessa stanza nella quale aveva già alloggiato per motivi legati alla frequenza del tirocinio universitario.
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Lo stesso giorno, sulle utenze delle vittime, rimaneva memorizzata una chat nel corso della quale, dopo che De Santis aveva preannunciato alla fidanzata Eleonora la richiesta di locazione “dell’infermiere“, entrambi commentavano con una risata il possibile ritorno dello stesso ragazzo e la Manta commentava scrivendo “torna tutto come prima” aggiungendo un segno a indicare una risata.
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“Tale scambio di battute – scrive ancora il sostituto procuratore di Lecce – è da ricondurre verosimilmente alla volontà dei due di deridere il ragazzo in ragione di un possibile episodio accaduto durante la sua precedente permanenza in quella casa, dal 30 ottobre 2019 al 30 novembre 2019. Giova rammentare – si legge nel decreto di fermo – che in tale pregresso frangente, il De Marco aveva occupato una stanza dell’anzidetto immobile, condividendolo per i restanti locali, proprio con Eleonora Manta, fidanzata di Daniele De Santis”.
E ancora, scrive il pm, “che non fosse stata una coabitazione scevra da situazione difficili è desumibile dalle sommarie informazioni di un’amica d’infanzia di Eleonora: “ultimamente – ha raccontato la ragazza – non si trovava a suo agio… perché l’appartamento era condiviso da altre persone…”.
Una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti e’ che De Marco, quando ha chiesto di rioccupare la camera avesse gia’ in mente l’omicidio. E’ infatti del 3 luglio, quindi tre giorni prima del messaggio a De Santis nel quale chiedeva la disponibilita’ della stanza, che “l’infermiere” pubblica un post su Facebook, tratto dal blog “Universo psicologia”, che ora viene letto come premonitore. Il titolo e’: “Desiderio di vendetta”. Un sentimento che e’ “un piatto da servire freddo… e’ vero che la vendetta non risolve il problema ma per pochi istanti ti senti soddisfatto”, scrive. Un post accompagnato da due faccine sorridenti.

