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La pubblicità dell’Antica Sartoria by Giacomo Cinque scatena la polemica

“Corpi perfetti”, un errore di comunicazione scatena la polemica. L‘Antica Sartoria by Giacomo Cinque, nel pubblicizzare la nuova collezione di costumi per l’Estate 2020 ha commesso un errore di comunicazione che ha fatto infuriare molte persone sul web. Riccardo Ruggiti, amministratore della sartoria, ha raccontato a Fanpage.it, è tornato sulla polemica per spiegare il senso del post pubblicitario postato dall’azienda.

Un errore nell’impostazione della frase  e quindi di comunicazione, in quanto la nota sartoria ci tiene a chiarire che “il corpo non è mai imperfetto”.

Il post pubblicitario

Nel post su Facebook sono apparse alcune foto di una ragazza in costume e un messaggio: “Fatti solo S per corpi perfetti!! Non chiedeteci la M che non possiamo accontentarvi, sarebbe uno scandalo!”. Gli utenti si sono scatenati in commenti d’accusa  e insulti per l’azienda. Per alcuni questo tipo di immagini o post pubblicitari non fanno altro che offendere chi lotta contro i disturbi alimentari e quindi sono forvianti e pericolosi. Il messaggio è stato cancellato poco dopo ma ormai era stato letto e internet non perdona.

Ruggiti, ha voluto chiarire e scusarsi con chi si sentito offesi, “scritto male in italiano, che è stato decontestualizzato ed è indifendibile”. Ma “Internet è così: quando si commette un errore si paga, e noi l’abbiamo commesso”.

L’amministratore della sartoria, si assume la responsabilità dell’errore aggiungendo: “Noi forniamo abiti per tutte le donne, abbiamo una collezione di 1.500 modelli, la nostra clientela va da 30 a 60. Sono abiti destrutturati, cioè che non hanno una sartorialità e una puntigliosità del giromanica o del girovita. Il one size è proprio la natura portante della nostra collezione; ne abbiamo che vestono, magari, dalla 46 alla 55, altri dalla 40 alla 44. Quel costume ha una taglia one size per una vestibilità da una 40 e una 42 e quindi, per quello specifico caso, proporre una taglia diversa sarebbe stato uno “scandalo”. Ma non perché sia uno scandalo una persona che indossa la 50. Il corpo non è mai imperfetto: può essere imperfetta la scelta di indossare vestiti che non impreziosiscono la propria figura”.

“Quel costume, oggetto del post infelice – continua Ruggiti – ha una formula studiata per esibire delle precise parti del corpo, per ragazze che hanno una determinata tipologia di forme. Ma solo quel capo. Non si può associare la comunicazione di un costume ad una visione aziendale. Noi condividiamo la fortissima attenzione verso il body shaming, siamo contro qualsiasi ridicolizzazione del corpo. Se dovessi riscrivere quel post, parlerei di costume per feste in discoteca, per persone stravaganti”.

Il concetto di corpo

“Per noi il corpo perfetto è quello di una ragazza slanciata, quando parliamo di determinati tipi di abiti. Ma è anche, per altri vestiti, quello di una signora sui 60 anni con un corpo morbido. O, ancora, per una moda ibizenca o positanese è perfetto il corpo di una signora che con le sue rotondità riesce a far caratterizzare questo tipo di abito. Per quel costume un corpo perfetto è quello di una ragazza con un seno importante e una vita strettissima. Quando parliamo di “corpo perfetto” ci riferiamo esclusivamente alla vestibilità, intendiamo perfetto per quella tipologia di abito. Il post è stato scritto male ed è stato decontestualizzato, visto così esprimeva una posizione indifendibile – conclude Ruggiti – e di questo ci scusiamo con chi si è sentito giustamente offeso”.