Oggi i funerali di Giuseppe Russo, il 14enne morto nel sonno a soli 14 anni. Lacrime e commozione durante la funzione nella Chiesa del Carmine a Torre Annunziata. I genitori, gli amici e tutta la comunità sono ancora increduli davanti alla tragedia.
La disperazione del papà
“Si è addormentato e non si è svegliato più”, ha dichiarato papà Angelo tra le lacrime. Giuseppe veniva a Torre Annunziata a trascorrere le vacanze estive a casa dei suoi nonni. Nella tarda mattina è stato ritrovato senza vita dai parenti. Strncato nel letto da un arresto cardiaco. Secondo quanto raccontato dai nonni, ieri sera il giovane sarebbe tornato a casa verso mezzanotte ed è andato a dormire. In mattinata sono entrati nella camera da letto ed hanno trovato il corpo senza vita del ragazzo. I sanitari del 118 hanno provato a rianimare il ragazzo ma per lui non c’è stato nulla da fare.
La veglia a Mantova degli amici più stretti
Giuseppe con la famiglia era residente a Suzzara, in provincia di Mantova. Proprio nella chiesa del paese gli amici più cari hanno voluto organizzare una veglia per salutare il ragazzo. Tutti hanno indossato una maglietta bianca, come simbolo di battesimo e rinascita a nuova vita.
Alla famiglia Russo inoltre sono giunti tanti messaggi di cordoglio, tra cui quello del Luzzara Calcio: “Il Presidente, i Consiglieri, gli Allenatori, i Dirigenti e tutta la Società, sono vicini alla Vostra Famiglia in questo tragico momento. A Voi, nel ricordo di Giuseppe Russo, un abbraccio grande da tutti noi. Le nostre più sentite Condoglianze“.
Le parole di don Pasquale Paduano
Toccanti le parole di don Pasquale Paduano , durante l’omelia: “Non abbiamo parole che possano darci consolazione e forza. In questo momento serve un silenzio che fa preghiera. Ricco di parole e di dubbi: perchè Signore ci hai voluto far provare questa sofferenza indescrivibile. Il nostro affetto ai genitori e ai fratelli di Giuseppe e a tutti coloro che lo ameranno per sempre. Se tu fossi stato Signore qui non sarebbe successo”.
“Siamo tutti costernati e increduli di fronte a quanto accaduto – ha continuato il parroco – a cominciare da voi cari genitori e ai nonni. Questa morte improvvisa e dolorosa è un lutto che causa uno sconfinato dolore. È difficile trovare parole che possano lenire la nostra sofferenza. Stiamo morendo pure noi. Ecco perchè il silenzio e la preghiera sono quegli atteggiamenti che possono sopportare un po’ il peso della morte di Giuseppe che si stava affacciando al mondo. Vivrà per sempre nel nostro cuore. Perchè l’amore non può morire”.