Il Tribunale Amministrativo Regionale ha sospeso l'ordinanza emessa dal Sindaco di Napoli
Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha accolto il ricorso fatto dalla Regione Campania in tema di movida e riaperture sospendendo l’ordinanza emessa dal Sindaco di Napoli Luigi De Magistrsi. Una vittoria per il Governatore Vincenzo De Luca.
Dovrebbe chiudersi così lo scontro istituzionale tra i due enti locali. Il primo cittadino ha voluto esaltare il ruolo dei sindaci metropolitani rispetto a quello dei presidenti delle regioni. Terreno di scontro, gli orari di apertura dei locali.
De Luca e la Regione Campania hanno sottoscritto diverse limitazioni che De Magistris e il Comune di Napoli avrebbero voluto cancellare. La sfida a suon di ordinanze ha causato solo confusione e blackout normativi considerato che in termini di emergenza sanitaria, dopo il Governo, è proprio la Regione ad avere priorità legislative.
Il decreto del presidente del Tar Campania Salvatore Veneziano specifica che la “sospensione dell’ordinanza sindacale” permette di ovviare “all’aggravamento del rischio sanitario anche in ambito ultracomunale, atteso il prevedibile afflusso dai comuni limitrofi, se non da tutta la provincia, sul territorio del comune di Napoli in ragione dei più ampi orari previsti dall’ordinanza sindacale e delle eventuali attività ludiche dalla stessa consentite“, e alla “situazione di incertezza derivante dalla concorrenza di due discipline differenziate e contrastanti, tali da ingenerare oggettivi dubbi sulla liceità dei comportamenti da tenere da parte degli operatori economici e degli avventori, e conseguenti criticità nello svolgimento delle attività di verifica e controllo da parte degli operatori a ciò deputati, con potenziali rischi di ordine pubblico“.