La Lombardia, "apri". La Campania, "chiudi" e il Premier nel mezzo. Le regioni mettono pressione al Governo: su questo vanno d'accordo
Niente fuochi d’artificio, freddure teatrali o attacchi reciproci. Tra Vincenzo De Luca e Attilio Fontana regnano tranquillità e serenità. Chi si aspettava un litigio nel salotto televisivo di Bruno Vespa, è rimasto deluso. Forse perché ormai, l’unica aspettativa che i cittadini hanno dalla politica è quella del gossip e della lite.
Invece, da buoni e intelligenti rappresentanti delle istituzioni locali, De Luca e Fontana hanno espresso più volta la stima e il rispetto che l’uno prova per l’altro. Collaborazione e amicizia ecco quello che è venuto fuori dalla puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera.
Certo, entrambi i presidenti regionali hanno espresso le proprie ragioni. Ma tutto è avvenuto con tutta la diplomazia politica di questo mondo. Del resto cosa dividerebbe De Luca e Fontana? Di sicuro il territorio e il partito di appartenenza.
Ma c’è qualcosa, forse, di ancora più forte che invece li unisce: l’opposizione al Governo guidato da Giuseppe Conte. Un tema divenuto molto forte nelle ultime settimane e che ha caratterizzato la comunicazione di entrambi i governatori. Vespa avrebbe potuto chiederlo ieri sera: “Se non c’è nulla che vi divide e faccia litigare parliamo di quello che vi accomuna. Entrambi siete d’accordo che l’azione del Governo è poco incisiva. Ma lo affermate attraverso due tesi opposte. Come mai?“.
E gli argomenti in questione sono la chiusura o l’apertura del paese, da un punto di vista sociale ed economico. De Luca ha sempre criticato l’esecutivo nel non essere incisivo e categorico nel vietare attraverso i vari decreti, la mobilità sul territorio nazionale. Fontana, all’opposto, ha criticato il Premier perché invece vorrebbe più rapidità nel dichiarare la fine del lockdown (ovviamente nel rispetto di tutte le misure di sicurezza e sanitarie).
Insomma, i due governatori stanno mettendo alle strette Conte. È la perfetta metafora di una nuova stagione politica: quella delle regioni rispetto al potere centrale del Governo. E non è un caso, così come abbiamo fatto notare qualche giorno fa in un altro editoriale, che i presidenti locali siano utilizzati dall’opposizione per fare propaganda politica contro la maggioranza.
De Luca, il cui partito è al governo, in questo sta rappresentando un ousider. Ma Fontana (e Zaia) rispetto a Matteo Salvini hanno spesso attaccato l’esecutivo. In un momento dove la comunicazione vede protagonisti gli attori istituzionali che sono al potere, le opposizioni cercano di trovare il proprio spazio in tutti i modi possibili. Vedremo se Conte avrà bisogno di utilizzare a sua difesa il Cavallo di Frisia.