L’editoriale del Direttore
Quello che abbiamo guardato ieri sera in tv a Cartabianca è un copione già visto che va avanti da sempre. Ed è così un po’ in tutte le cose dove il Nord è sempre pronto a primeggiare e a dare lezioni di vita e civiltà a tutti. È un continuo. Per carità “noi al Sud”, fa brutto dirlo così, abbiamo tanti difetti ma ogni tanto qualche risultato importante riusciamo a portarlo a casa.
E la cosa che più ci dispiace è questa: capita spesso che noi Campani arriviamo primi nella musica, nel cinema, nel teatro e soprattuto nel campo della scienza e della ricerca ma siamo sempre il popolo del Vesuvio della pizza e del mandolino. Come direbbe Nino D’Angelo, “fa nutizia sultanto a monnezza“.
Per carità senza nulla togliere alla nostra grande tradizione che ci invidiano in tutto il mondo, stavolta siamo stati noi ad arrivare per primi dando un contributo concreto in un momento difficile per il nostro Paese. Non vogliamo nessun primato ma solo il giusto riconoscimento e l’onestà intellettuale di ammetterlo.
Siamo primi non solo nel campo della ricerca medico scientifica ma anche in tante altre cose. Conquiste che non balzano agli onori delle cronache con la stessa eco mediatica ai tempi del coronavirus. Ma andiamo avanti. Qualche Napoletano doc ieri sera nel guardare la puntata di Cartabianca avrà notato l’esimio professore Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, inveire contro Paolo Ascierto, direttore della Struttura Complessa Melanoma e Terapie Innovative dell’Istituto dei tumori Pascale di Napoli.
Galli ha accusato Ascierto di non aver scoperto un bel niente rispetto alla sperimentazione del Tocilizumab, in quanto in Cina e da “lui al Nord”, il farmaco già viene utilizzato normalmente. È un falso. E lo ha più volte ribadito lo stesso Ascierto che il farmaco viene utilizzato per lenire gli effetti collaterali in alcune patologie oncologiche.
Diverso è, invece caro prof Galli, avere l’intuizione di somministrarlo a pazienti con polmoniti severe affetti da Covid 19. Molti napoletani avranno pensato che come si dice dalle nostre parti: “A gatta quando non arriva al lardo dice che puzza” e forse non ha avuto tutti i torti chi lo ha pensato. Del resto la nota ufficiale dell’AIFA, che avvia da domani la sperimentazione del Tocilizumab, porta la firma in calce dell’Istituto Pascale.
E aggiungo, qualora le fosse sfuggito (ma può trovare conferma su Pubmed, il database più importante della letteratura medico scientifica mondiale – credo – più importante), che se oggi c’è una speranza nel combattere un tumore maligno come il melanoma è soprattutto merito del Pascale, del Prof. Ascierto e della sua equipe.
Caro prof Galli la prossima volta stia più attento ad inveire contro il prof Ascierto e di conseguenza contro il Sud, altrimenti tutte queste “sceneggiate” di finto buonismo alle quali stiamo assistendo non serviranno a nulla. Comprendo l’amarezza del momento visto che la sperimentazione non l’avete pensata voi ma almeno siate cortesi nell’ammetterlo. Napule è mille culure e soprattutto è tanta ma tanta cultura.