Parla Roberto Berni Canani, Prof. associato di Pediatria dell'Universita' Federico II di Napoli e coordinatore del team che ha condotto la ricerca
“Abbiamo dimostrato la contemporanea modulazione di meccanismi protettivi immunologici e non-immunologici con conseguente riduzione della risposta infiammatoria e della azione ossidativa prodotta dai virus a Rna all’interno delle cellule umane“. Lo afferma Roberto Berni Canani, professore associato di Pediatria dell’Universita’ Federico II di Napoli, coordinatore del team che al CEINGE-Biotecnologie avanzate ha condotto uno studio che dimostra l’efficacia di un alimento funzionale derivante dalla fermentazione di latte vaccino con il probiotico L.paracasei CBA L74 nel proteggere le cellule epiteliali umane dall’infezione da virus a Rna.
Con questo studio, che verra’ presentato al prossimo Congresso mondiale di Gastroenterologia e Nutrizione pediatrica a Copenaghen, i ricercatori hanno scoperto che esiste la possibilita’ di inibire l’infezione indotta da Rotavirus, un genere di virus a Rna appartenenti alla famiglia Reoviridae, che e’ la causa piu’ importante nel mondo di gastroenterite acuta in eta’ pediatrica.
La gastroenterite acuta e’ una causa molto comune di morbilita’ e mortalita’ in eta’ pediatrica: si stima che un bambino di eta’ inferiore ai 5 anni puo’ presentare questa infezione sino a 5 volte in un anno. Secondo il Global Health Data Exchange la gastroenterite acuta e’ l’ottava causa di decesso in tutte le eta’ (1.65 milioni di decessi/anno) e la quinta causa di decesso nei bambini di eta’ inferiore ai 5 anni (446.000 decessi/anno). Sino al 40% di questi decessi e’ determinato dall’infezione da Rotavirus.
“I risultati della nostra ricerca – sostiene Berni Canani – confermano la potenziale importanza di strategie nutrizionali basate su alimenti funzionali per la prevenzione delle infezioni virali. Considerando che non esistono molte strategie terapeutiche per i virus a Rna, sono molto utili studi di questo tipo per testare l’efficacia di nuovi alimenti funzionali – conclude – per la protezione nei riguardi dei virus a Rna nell’uomo“.