Sono attesi i risultati dell’autopsia sulla salma di Rosa Andolfi per chiarire i motivi del decesso. Giovane madre di 29 anni, è morta a seguito di alcune complicanze sorte dopo il parto. Mentre la famiglia chiede giustizia e sta procedendo per vie legali, il compagno della vittima, Umberto, affida ai social i suoi appelli.
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In un lungo post su Facebook ha spiegato cosa è accaduto quel terribile mercoledì, giornata in cui Rosa è morta: “Quel mercoledì mattina, giornata del fatale intervento, la portano in mia presenza dal cardiologo per capire questo asma da cosa provenisse visto che se fosse stato tale la cura di cortisone, aerosol avrebbe fatto subito effetto, dove le fecero un accurata ecografia al cuore e rilevava che non c’era alcun tipo di problema cardiaco. Dopodiché misurava sulle dita il livello di ossigeno nel sangue ed era buono e persino visitate le spalle non c’era niente di ostativo all’intervento a parte una laringite. Così io dissi e questo affanno da cosa proviene? Lui chiamò al telefono l’anestesista al piano superiore per consultarsi e attaccato il telefono disse che era un discontrollo dei muscoli larofaringei dovuti alla sindrome di cui soffriva e misto ad uno stato ansioso e di tensione; e che in conclusione per lui poteva essere operata subito perché non aveva motivi per non farlo”.
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Questo il messaggio in cui Umberto ribadisce quella che poi è anche la posizione della famiglia di Rosa, tutti vogliono sapere perché i medici abbiano deciso di operarla, senza aspettare.