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Duplice omicidio per vendetta, Lo Russo in manette: i ‘Capitoni’ misero in atto un’epurazione interna

I fatti risalgono alla fine degli anni '80 e all'inzio degli anni '90

Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Napoli ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del tribunale di Napoli su richiesta della DDA di Napoli nei confronti di:

LO RUSSO Domenico, nato a Napoli il 20.3.1958;
LO RUSSO Giuseppe nato a Napoli il 18.12.1954,

Gli indagati sono chiamati a rispondere (il primo quale esecutore materiale, il secondo quale mandante) in concorso con altri soggetti successivamente deceduti, nonché con Carlo Lo Russo, Mario Lo Russo, Ettore Sabatino e Salvatore Torino (collaboratori di giustizia) di omicidio aggravato.

Si tratta di vicende risalenti agli anni 1988 e 1994 ed in particolare dell’omicidio di Gennaro Politelli, avvenuto in data 15.1.1988 nel quartiere cittadino di Piscinola, e di Francesco Palumbo, avvenuto in data 7.6.1994 nel quartiere cittadino di Chiaiano.

L’omicidio del Politelli (che vede Domenico Lo Russo indagato quale esecutore materiale) si colloca nel periodo in cui il clan Lo Russo ed il clan Licciardi erano parte integrante dell’Alleanza di Secondigliano e trova il proprio movente nella vendetta per avere ucciso Salvatore Fiorillo alias “Salvatore sette bellezze” e Carmela Cimmino.

L’omicidio del Palumbo ( che vede Giuseppe Lo Russo indagato quale mandante ) trova il proprio movente in una “epurazione interna” al clan Lo Russo che ha inteso punire un affiliato infedele che aveva avuto rapporti confidenziali con appartenenti alle forze dell’ordine .

Le indagini svolte dalla Squadra Mobile sotto il coordinamento della DDA hanno consentito di acquisire riscontri di diversa natura alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia tanto da delineare un grave quadro indiziario nei confronti dei fratelli Lo Russo.

Giuseppe Lo Russo è già detenuto in regime detentivo speciale ed ha riportato condanne per omicidio oltre che per contestazioni associative. Domenico Lo Russo, invece, era sottoposto alla libertà vigilata.

Duplice omicidio per vendetta, Lo Russo in manette: i 'Capitoni' misero in atto un'epurazione interna
Nei riquadri dall’alto e i senso orario: Mario Lo Russo, Giuseppe Lo Russo e Carlo Lo Russo. In basso Salvatore Torino