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Videochiamate per dare ordini all’esterno e consigliare la moglie che fa shopping: boss beccato con lo smartphone in cella

I fatti sono emersi dall'ordinanza che oggi ha portato all'arresto di 24 persone legate al clan Lo Russo di Miano

Lei era a fare shopping, lui in carcere. Ma la donna voleva essere sicura dell’acquisto, e per questo videochiama il marito che in cella aveva un telefono di ultima generazione con il quale non solo comunicava con la moglie che chiedeva consigli su cosa comprare, ma parlava con i suoi affiliati.

È’ quanto emerge dall’inchiesta che questa mattina ha portato in carcere 31 persone e del quartiere di Miano a Napoli. Gli interlocutori sono Maria Trambarulo, nipote di Gennaro Trambarulo, ritenuto elemento di spicco dell’Alleanza di Secondigliano e il suo compagno, il boss del clan Lo Russo, detto dei Capitoni Salvatore Silvestri, detenuto nel carcere di Terni.

Il capoclan usa il cellulare per impartire ordini, come quando chiede alle nuove leve di non fargli mancare il sostentamento economico, di tenersi in contatto con la famiglia, ma anche per stringere alleanze con il boss della cosiddetta ‘paranza dei bambini‘, Pasquale Sibillo, che è detenuto nello stesso carcere.

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