Arriva la mostra che illustra come Michelangelo Merisi, uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, abbia influenzato il neoclassicismo francese
La magnificenza di Palazzo Zevallos Stigliano, sede delle Gallerie D’Italia di Banca Intesa, sarà palcoscenico, sino al 19 aprile 2020, di “David e Caravaggio. La crudeltà della natura, il profumo dell’ideale”. Si tratta di una mostra atta a mettere in relazione l’influenza esercitata dall’arte del Caravaggio su Jacques-Louis David, uno dei principali esponenti della pittura neoclassica francese.
Jacques-Louis David, come tanti altri pittori neoclassici, si è trovato a stretto contatto con le opere del Merisi durante la sua permanenza a Roma, e proprio nella capitale d’Italia, è stato fortemente ispirato dalle forme artistiche di uno dei pittori più grandi di tutti i tempi.
Nelle opere del pittore parigino troviamo continui richiami alle opere del Caravaggio. La mostra in questione pone uno stretto confronto tra la “Deposizione nel sepolcro” di Michelangelo Merisi e “La morte di Marat” di Jacques-Louis David.
Tuttavia, dato che è impossibile esporre i due straordinari capolavori originali, a Palazzo Zevallos ci saranno due copie di grande prestigio: la copia della “Deposizione“, eseguita nel 1824 dal pittore napoletano Tommaso De Vivo e restaurata per l’occasione, e una delle quattro repliche della “Morte di Marat“, eseguite dagli allievi di David sotto la sua direzione. Anche questa copia è un quadro importante ed è conservato al Musée des Beaux-Art di Reims.
Di grande arricchimento, all’interno del percorso espositivo, risulta essere la presenza di alcuni capolavori del grande protagonista del Neoclassicismo, quali “La Buona Ventura” e “Morte di Seneca” e da volumi dell’ottocento in cui notevole risalto è dato alla “Deposizione di Caravaggio“.
