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La storia di Andrea, giovane affetto dalla sindrome di down e assunto a tempo indeterminato

"Premiati il suo impegno e la sua tenacia. Dobbiamo fare di più per questi ragazzi", ha detto Marzio Coppola dell'Aipd di Caserta

È una storia bellissima quella raccontata dal Corriere del Mezzogiorno. Il protagonista è Andrea un ragazzo di 25 anni originario di Caserta e affetto dalla sindrome di down. Andrea è stato assunto a tempo indeterminato presso il negozio Decathlon di Marcianise.

Una grande conquista per il giovane che dovrebbe rappresentare la normalità. Esiste una legge, la 68 del 199, che prevede la tutela dei diritti per i ragazzi disabili sul lavoro e alcuni sgravi fiscali per le aziende che li assumono.

È la gioia più grande che abbia ricevuto è un riconoscimento per il suo impegno e per i nostri sacrifici. È soprattutto un momento fondamentale per la sua crescita e la sua indipendenza. Non stava nella pelle quando ha ricevuto la notizia, per lui è il coronamento di un sogno, non vede l’ora di arrivare a lavoro e di mettersi a disposizione dei colleghi e dei clienti“, ha raccontato Marisa Orefice, la mamma di Andrea.

Andrea è assegnato al reparto running, se cerchi un paio di scarpe da corsa o una tuta lui è pronto a darti indicazioni e consigli, ha assimilato il lavoro e le mansioni da “dipendente modello”. «Il suo è stato un percorso di inserimento straordinario. È entrato in sintonia con tutto lo staff e riesce a rapportarsi con i clienti in maniera semplice e diretta. Ho sempre cercato di trattarlo non come un ragazzo down, ma come un collega, come un dipendente “normodotato” e lui questa cosa l’ha sempre apprezzata“, ha detto Vincenzo Giordano , dipendente Decathlon e tutor di Andrea.

Sono stati premiati il suo impegno e la sua tenacia è riuscito a trasmettere a chi gli stava intorno la sua voglia di fare e di realizzarsi. Abbiamo avuto altre esperienze di ragazzi con la sindrome che si sono approcciati al lavoro, ma dopo il periodo di tirocinio, per molti si è tornati alla normalità. Spesso pesa anche la volontà dell’azienda sul voler investire, o meno, su questi ragazzi speciali. In alcuni casi si preferisce pagare multe o affrontare contenziosi piuttosto che dare fiducia a giovani straordinari come Andrea. Per quanto riguarda l’inclusione lavorativa dei ragazzi disabili siamo molto indietro, c’ è ancora tanto da fare“, ha dichiarato Marzio Coppola, operatore dell’Aipd di Caserta .

Esperienze del genere sono fondamentali per il percorso di autonomia dei ragazzi con sindrome. Bisognerebbe applicare di più la legge 68, conviene economicamente alle aziende, con sgravi del 75%, e supportano i percorsi di crescita e indipendenza delle persone con disabilità“, ha affermato Daniele Romano, presidente Fish Campania.

La storia di Andrea, giovane affetto dalla sindrome di down e assunto a tempo indeterminato
foto da Il Corriere del Mezzogiorno