Nell’era della riproducibilità sistematica dove stare sui social moltiplica le identità possibili loro, Fabio Castaldi ( basso e voce), Alessandro Erichetti ( chitarra e voce), Paolo Angioi (chitarra acustica elettrica a 12 corde), Maurizio Leoni ( sax), AnderTool ( effetti video/audio), tutti bravissimi, hanno scelto di essere altri, di perfomare i Pink Floyd a vita. E’ l’unica cover band a essere autorizzata dagli stessi Pink Floyd.
Riempiono stadi e teatri in giro per il mondo. Ieri sera il Teatro Augusteo, 1400 posti, era strapieno anche di giovanissimi. Perché questo è anche il merito delle cover band quello di far conoscere i grandi miti della musica alle nuove generazioni. Il live show proposto all’Augusteo era identico all’originale “The dark side on the moon”, album uscito nel 1973 ed entrato nella storia del rock per aver venduto 50 milioni di copie.
Stessi effetti speciali, raggi laser caleidoscopici che bucano l’oscurità, da rock psichedelico mixate con esplosioni di magma infuocato e di tempeste di mari. Lo stesso pugno emotivo dopo quasi mezzo secolo. Sul grande schermo immagine iconografiche, dal porcellino volante con lo slogan “Don’ t be abradi to break the wall” alle lacrime della lady di Ferro Margaret Thatcher. Strepitose anche le coriste.
La voce del front man è identica a quella dello scapigliato David Gilmour. Quasi non si riconoscono più i cloni dagli originali. La full immersion nella musica è totale. Solo le smorfie di Trump, il faccione di Berlusconi, il sorriso imbalsamato di Di Maio, ci ricordano che non siamo negli anni ’70. E, forse, lo rimpiangiamo un po’.
IL VIDEO –
FB pagina di januaria piromallo