Salta la notte dell’Arte nel centro storico di Napoli. Microfoni spenti per musica e riflessioni. A mancare sarebbero stati i permessi, una scoperta fatta all’ultimo momento con gli artisti che si trovavano già sul palco e gli amministratori locali in piazza pronti ad assistere allo show. Come spesso capita é già iniziato il rimpallo delle responsabilità.
E la polemica non accenna a placarsi. “Non hanno dato il permesso. Nemmeno a se stessi“. A schierarsi contro quello che è a tutti gli effetti un flop del Comune, è Maurizio De Giovanni.
Poco prima che dovessero esibirsi gli artisti Tony Esposito, Maurizio Capone, Marco Zurzolo e Maldestro, invitati dal direttore artistico dell’evento, Gianfranco Gallo, il niet della polizia municipale.
Lo scrittore napoletano trova inconcepibile quanto accaduto: “Difficile anche fare un regalo alla citta’. Eravamo pronti a dare parole, musica e canzoni per una bella notte di festa e cultura: ma non hanno dato il permesso. Nemmeno a se stessi. Sarebbe ridicolo, se non fosse tragico”.
Ma sono tantissime le polemiche esplose a seguito dell’annualmento del concerto. Molti gli attacchi contro l’assessore comunale alla Cultura, Eleonora de Majo, che parte dalla premessa che, nelle edizioni precedenti, l’Assessorato di cui oggi ha lei la delega, ha dato un contributo solo “in termini di promozione”, rispettando il ruolo della Seconda Municipalita’, presieduta da Francesco Chirico.
La De Majo ha così commentato: “Mi piacerebbe che, chi sta maldestramente provando ad attribuirmi il mancato svolgimento dei concerti di ieri sera fosse in grado di dimostrare, carte alla mano, quali sarebbero le responsabilità dirette dell’Assessorato e dunque dell’Amministrazione dinanzi ad una oggettiva assenza di documentazione adeguata allo svolgimento del pubblico spettacolo da parte degli organizzatori”.
A storcere il nasco contro quanto accaduto anche l’artista Gianfranco Gallo: “Ieri ero lìche ascoltavo le telefonate tra sottoposti e dirigenti della polizia municipale inflessibili guardavo i volti scuri degli incaricati a fermare la manifestazione, percepivo la lontananza di qualche autorità che nemmeno si e’ avvicinata al palco, quando era lí perche’ se fosse andato tutto liscio, si sarebbe presa il bagno di folla. Poi guardavo i volti degli artisti comunque puliti, sorridenti, gioiosi, ascoltavo la ‘Scalzabanda’ suonare e pensavo che l’Arte rende belli, il potere bruttissimi. L’Arte e’ un volo, il potere una paralisi”.
“Break Napoli”, l’evento che si sarebbe dovuto svolgere alla Sanità, aveva come filo conduttore l’inclusione sociale, per un evento voluto, a partire dal 2012, da Francesco Chirico, presidente della Seconda Municipalità, che ha sottolineato come la Notte d’arte sia continuata, nonostante l’imprevisto del concerto.