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Aereo precipitato in Cile, non c’è più nulla da fare: trovati resti umani in mare

Non c’è più speranza di trovare superstiti. L’aereo militare Hercules C-130 dell’aviazione cilena (Fach) era scomparso lunedì con 38 persone a bordo. Sono stati rinvenuti nelle acque del Mare di Drake resti umani e frammenti compatibili con il velivolo. Lo ha confermato il comandante in capo della IV Brigata Aerea della Fach, generale Eduardo Mosqueira, in una conferenza stampa nel corso della quale ha precisato che i resti dovranno essere sottoposti a perizia per una conferma definitiva.

Il ritrovamento, avvenuto a 30 km a sud dal punto segnalato della scomparsa, è stato comunicato ai familiari dei passeggeri.

“Le nostre famiglie sono state informate che hanno ritrovato parti di corpi umani nel mare. Non abbiamo più speranze di sopravvivenza. Momenti molto duri per noi che spero uniscano il paese in onore alle vittime”, ha scritto su Twitter Ximena Hastsock, cognata di un sergente delle Fach a bord dell’apparecchio.

Secondo quanto aveva dichiarato martedì in conferenza stampa il ministro della Difesa Alberto Espina, la causa dell’incidente che ha coinvolto il velivolo potrebbero essere state le avverse condizioni meteo, caratterizzate da forti venti, turbolenze e formazione di ghiaccio in alta quota.

Il ministro ha assicurato che “verranno fatti tutti gli sforzi per accertare quanto avvenuto e trovare l’aereo” e la procura ha aperto un fascicolo sul caso. Il presidente Sebastian Pinera ha seguito le operazioni di ricerca nella base militare “Cerrillos” insieme al ministro degli Interni Gonzalo Blumel. Un impegno per il quale ha disertato la cerimonia di insediamento del presidente argentino Alberto Fernandez, tenuta martedì a Buenos Aires.

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