Ma che idea ti sei fatto del casino che sta succedendo in casa Napoli? Ovunque si vada è questa la prima domanda che da qualche settimana viene posta ai giornalisti. E l’idea che mi sono fatto è semplicemente quella che si può fare ogni persona obiettiva.
Ci sono responsabilità di ogni componente per essere arrivati ad un disastro simile. In primis della società (errori di programmazione, di mercato, di gestione) e poi del tecnico (per me colpevole soprattutto di aver subito, proprio lui che ci sembrava una garanzia di poter volare alto, le scelte di mercato della società sia per mancate cessioni da lui richieste sia per mancati acquisti da lui richiesti).
Ma ci sono gravi responsabilità anche della squadra, che come ha sottolineato proprio ieri uno che incarna l’etica dello sport come Dino Zoff, si è macchiata di una scarsa professionalità senza precedenti a prescindere dai motivi che hanno indotto certe scelte. Io, però, sono abituato a guardare sempre avanti e questa può ancora diventare una stagione che può fare la storia del calcio Napoli a livello internazionale. Ora, però, tocca davvero alla società creare le condizioni affinché questo avvenga ad esempio a Gennaio.
Quindi se l’unica sterzata possibile in corso d’opera è il cambio di guida tecnica che ben venga anche questo soprattutto se si sceglie con Gattuso una grande discontinuità di metodo di lavoro e di rapporto con la squadra. Ma ovviamente anche questo passaggio poteva essere gestito meglio. Esonerando Ancelotti dopo l’ammutinamento del post Napoli-Salisburgo (in cui anche lui ha gravi colpe gestionali e comunicazionali) o dopo la gravissima sconfitta casalinga col Bologna o anche dopo la pessima prestazione di Udine nessuno avrebbe detto nulla.
E, invece, sembra che si aggiunga un altro teatrino alle messe in scena viste in una stagione sciagurata. L’abbandono (indotto o deciso) proprio dopo il primo importante traguardo stagionale. Anche su questo ennesimo errore gestionale bisognerà riflettere. Ma sempre meglio farlo a fine stagione perché in questo momento tutto serve fuorché altri alibi. Servo solo pedalare. Il più forte possibile perché si possono ancora scrivere bellissime pagine di notti europee quest’anno.
A prescindere dai pasticci fatti, da chi ci sarà in panchina o da chi scenderà in campo. E se stasera la pedalata sarà decisa e sicura potranno esserci ulteriori colpi di scena nel teatrino di casa Napoli.