Il primo cittadino su Facebook a quasi 24 ore dall'evento
A distanza di quasi 24 ore dalla scossa di terremoto che ha dettato nel panico gli abitanti dei Campi Flegrei, il primo cittadino di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha affidato a Facebook un lungo post su quanto accaduto.
“La notte scorsa – ha esordito il sindaco – a partire dalle ore 00.57 e fino alle ore 2.24, uno sciame sismico di 16 eventi di cui 8 con magnitudo negativa, ha interessato l’area flegrea, in particolare la zona di Pisciarelli-Agnano. L’evento più significativo è stato quello avvenuto alle ore 1.17, con magnitudo 2,8, la più alta registrata dal 2006 (quando è ripreso il bradisismo).
Questa mattina, ben prima dell’apertura delle scuole e degli uffici, le squadre di presidio del Servizio Comunale di Protezione Civile composte dai tecnici dell’ente, hanno effettuato, sebbene non richiesto per eventi di questa magnitudo, sia pure risentiti perché superficiali, sopralluoghi nelle strutture più vicine agli epicentri, al fine di accertare l’inesistenza di danni e pericoli per l’incolumità della popolazione.
Sono rese note da tempo le norme di auto protezione in caso di terremoto e le aree di attesa presso le quali recarsi in caso di terremoto, qualora non si voglia restare in casa, anche quando l’entità degli eventi non è tale da richiederlo. L’Osservatorio Vesuviano comunica in tempo reale agli enti locali interessati sia gli eventi significativi con dati di rilevazione automatica e successivi aggiornamenti e approfondimenti, sia l’inizio e la fine di ogni sciame registrato, ivi compresi gli aggiornamenti in corso di rilevazione. Oltre a questo, su chiamata e puntuale risposta, interloquisce, laddove necessario, con gli stessi enti, per fornire ogni possibile delucidazione.
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Questo al di là delle interviste e comunicazioni poi rilasciate all’esterno che, in ragione della competenza specifica, possono far capo al solo Direttore dell’Osservatorio stesso. Il motivo della comunicazione diretta e immediata agli enti locali di competenza – è ben noto che i dati sono visibili in rete ma la struttura deputata al monitoraggio non è il comune, ma l’ente scientifico preposto – è legato alla necessità di questi di attivare, in base agli eventi e alle magnitudo registrate, le attività di protezione civile conseguenti in funzione di quanto contemplato nei relativi piani di protezione civile e in relazione alla conoscenza del territorio.
Viviamo, e dovremmo esserne più che consapevoli, in un’area a rischio sismico di natura vulcanica. Il bradisismo è un fenomeno che accompagna da sempre la storia della nostra città. Dal 2006 è ripresa una lenta fase di sollevamento che ha portato la Protezione Civile Nazionale a innalzare il livello di allerta da base a attenzione, implementando il monitoraggio e la comunicazione tra gli attori della sicurezza e la comunità scientifica. E in una fase di sollevamento è assolutamente normale che si verifichino scosse e sciami sismici di maggiore o minore entità”.
“Ma questo – ha aggiunto ancora – è forse più giusto lasciarlo dire alla Direttrice dell’Osservatorio, Francesca Bianco, che questa mattina ha rilasciato una intervista ad Adnkronos.
“Il contenuto energetico dell’intero sciame non è particolarmente rilevante e al momento non sembra si discosti dagli andamenti anomali che registriamo in questa fase – ha detto la direttrice – L’evento di stanotte è l’evento più energetico che abbiamo registrato da quando è ripartita l’attività bradisismica nel 2006; in ogni caso sono magnitudo non elevate. Se questo sciame avrà una significatività nel cambio di stato del vulcano è presto per dirlo, ma non sembra al momento un fenomeno molto più anomalo degli altri che abbiamo registrato. Siamo in una fase bradisismica e che ci sia un evento di magnitudo 2.8 purtroppo ci può stare. Se dovesse cambiare lo scenario, cioè se dovessero cambiare altri parametri, si faranno le dovute valutazioni, ma al momento è un evento che ha una magnitudo di poco superiore rispetto alla massima registrata di 2.5 e non sembra essere un dato particolarmente allarmante”.
“Invitiamo pertanto la popolazione alla calma – ha dunque concluso figliolia – a riferirsi sempre agli enti preposti, a considerare le norme di auto protezione, a segnalare situazioni di rischio e/o anche semplicemente di disagio, nella certezza che il comune e l’Ufficio di Protezione Civile sono in ogni caso allertati per primi e che, in automatico, attivano le fasi di piano previste, in sicurezza anche quando non sarebbero necessarie e che, ove mai vi fossero comunicazioni significative da divulgare con immediatezza queste saranno immediatamente rese disponibili”.
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